Una più capillare copertura con i preziosi ‘salva-vita’ viene auspicata con una mozione dal gruppo Ps in Consiglio comunale
Dotare di defibrillatore le scuole comunali dove esiste una palestra, i centri sportivi comunali (stadio Lido, campi alla Morettina, Fevi) e dove il Comune detiene una parte maggioritaria di capitale azionario (Centro balneare regionale); allo stesso modo procedere al Centro logistico e in generale negli stabili comunali ove opera o si registra la presenza di ospiti che supera le 20 persone (Casa Rusca, Casorella, Castello Visconteo); e, in collaborazione con la Federazione cantonale ticinese servizi autoambulanze e Ticino Cuore, organizzare un corso base di “basic life support” (Bls) per gli interessati (custodi, responsabili di sede, ecc.).
Sono gli auspici dal gruppo Ps di Locarno, espressi in una mozione al Municipio. In Svizzera circa 8'000 persone all’anno subiscono un arresto cardiocircolatorio. Il dato preoccupante, ricordano i socialisti, “è che solo cinque persone su 100 che subiscono un arresto cardiocircolatorio al di fuori di un ospedale riescono a sopravvivere. Infatti pochissimi pazienti possono essere raggiunti dai servizi di soccorso entro il limite critico di 3-5 minuti per cui avere la possibilità di applicare una rianimazione immediata Bls e la defibrillazione potrebbe aumentare sensibilmente le possibilità di vita a patto che un maggior numero di profani (adulti e adolescenti) conoscesse la tecnica di rianimazione cardiopolmonare ed eventualmente fosse stato istruito anche nell’uso di un defibrillatore automatico esterno”.
Nella maggior parte dei casi la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione costituiscono una coppia inseparabile, proseguono. “Infatti, in quattro persone su cinque l'arresto cardiocircolatorio è dovuto a fibrillazione ventricolare. Questa improvvisa e grave alterazione del ritmo cardiaco equivale a un temporale elettrico o al caos nel cuore, che non è più in grado di svolgere la sua funzione. L’utilizzo corretto del defibrillatore arresta la fibrillazione ventricolare e riporta il cuore nei limiti delle sue funzioni”.
In Ticino attualmente si possono contare circa 1250 defibrillatori distribuiti sul territorio, dei quali oltre 150 di pubblico accesso che potrebbero contribuire a salvare la vita alle circa 300 persone che annualmente sono colpite da un arresto cardiaco improvviso.
In base alle direttive emanate dal medico cantonale, questi defibrillatori sono inseriti in una banca dati gestita da Ticino Soccorso 144 in grado di allarmare la rete di "first responder”’ costituita da un insieme di persone comuni volontarie o altre istituzioni quali pompieri, polizia, guardie di confine e samaritani, formate grazie ai corsi di formazione, che hanno dato la loro disponibilità ad essere allarmati in caso di presunti arresti cardiaci e che con il loro intervento possono anticipare l’arrivo dei soccorritori professionisti aumentando le possibilità di sopravvivenza delle vittime in questione”.