Locarnese

Ronco s/Ascona, un preventivo nel pieno dell'incertezza

Cresce il fabbisogno, mentre alcuni indicatori finanziari lasciano intravvedere qualche difficoltà. Due milioni nel piano degli investimenti

15 novembre 2020
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È in un clima di generale incertezza che il Municipio di Ronco s/Ascona si è trovato a dover redigere il preventivo 2021 dell'ente. Un Comune, quello collinare che si affaccia sul Lago Maggiore, che da sempre figura tra quelli finanziariamente solidi del Ticino (non a caso versa ogni anno importanti somme al fondo di risanamento). È sufficiente ricordare (storia di qualche esercizio contabile fa) l'indebitamento dell'ente, praticamente azzerato. Tuttavia negli ultimi anni qualche crepa, nel forziere, è spuntata. Complice anche il decesso o la partenza di alcuni ottimi contribuenti. Una sorta di peggioramento di una situazione economica un tempo da far invidia che non può lasciar indifferenti gli amministratori e che trova, anche nel documento contabile del prossimo anno, una sua conferma. Il disavanzo 2021 sarà infatti marcato, il grado di autofinanziamento problematico e la capacità di autofinanziamento risultante è debole. Questi i parametri che impongono di utilizzare la dote della prudenza.

Due milioni d'investimenti, ma il moltiplicatore d'imposta (75%) non si tocca

Siamo, ovviamente, a livello di stime, tuttavia difficilmente le ripercussioni della pandemia sul tessuto economico porteranno a un quadro migliore al momento di allestire dei consuntivi. I dati riassuntivi del preventivo 2021 evidenziano costi per 6,11 milioni (in leggero calo), introiti per poco più di 1,5 milioni di franchi (di 426mila franchi inferiori rispetto all'anno prima) e un fabbisogno da coprire tramite imposta di 4,61 milioni (circa 400mila franchi in più del precedente preventivo). Il disavanzo è pari a 527mila franchi. Più nei dettagli, sono aumentate le spese per il personale dell'amministrazione (è cresciuta la percentuale lavorativa del tecnico comunale e vi sarà da fare i conti anche con l'assunzione di un nuovo dipendente per la squadra operai); sono invece al ribasso i rimborsi a enti pubblici, la partecipazione al risanamento finanziario del Cantone (567mila franchi) e, cosa che maggiormente preoccupa, pure gli introiti fiscali, con una ulteriore contrazione dovuta ai motivi sopracitati.
Significativa la politica degli investimenti, dove a pesare sulle casse saranno due opere chiave: il nuovo magazzino comunale (costi stimati in 925mila franchi) e i 100mila necessari per dotare il Comune della videosorveglianza. Nel complesso, questa voce comporterà uscite per 2 milioni di franchi.
A detta dell'Esecutivo, malgrado non siano tempi facili, il moltiplicatore d'imposta andrebbe mantenuto all'attuale 75%. Scelta ponderata, che eviterà ulteriori effetti negativi soprattutto sulle famiglie in tempi non certo rosei.