Locarnese

Ascona, naturalizzazione controversa, ma non troppo...

Passa la concessione dell'attinenza a uno dei protagonisti della vicenda Suva, che fu condannato definitivamente nel 2010

Ti-Press
28 ottobre 2020
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L'estensione dell'area riservata ai tavolini di bar e ristoranti sul lungolago e una naturalizzazione che, sulla carta, si presentava controversa, ma che poi al lato pratico è andata via liscia come l'olio. Sono due dei temi principali affrontati nel corso della seduta del Consiglio comunale (svoltasi a porte chiuse, causa Covid-19) ieri sera ad Ascona.

La richiesta di attinenza di uno dei protagonisti della vicenda giudiziaria relativa alla vendita a prezzo di liquidazione di otto stabili della Suva (a Berna, Lucerna e in Ticino), risalente a diversi anni fa, è stata approvata. Presente in sala il cittadino italiano, che fu condannato in ultima istanza nel 2010 per istigazione all’amministrazione infedele a 18 mesi sospesi e 135 aliquote giornaliere da 3mila franchi ciascuna. Il risultato del voto: un contrario, cinque astensioni e 21 favorevoli (nonché un caloroso applauso di benvenuto al richiedente). Piergiorgio Nessi (Progressisti) aveva chiesto ai colleghi di procedere in modalità “voto segreto”, visto «il passato turbolento del richiedente». Una proposta (da noi anticipata), contestata da Marco Passalia (Ppd) e da Massimo Biffi (Plr) e poi bocciata dai presenti. Per il resto, non sono state sollevate obiezioni, né su questioni tecniche né su perplessità etiche e quindi, per quanto riguarda il Borgo, il passaporto elvetico può essere concesso.

Tavolini in piazza, tassa e sovrattassa

Un secondo argomento, che ha sollevato lunghe discussioni, è quello relativo all'estensione dell'area dedicata ai tavolini dei bar e dei ristoranti sul lungolago. Per la tassazione del suolo pubblico è passata la versione dei Municipio (difesa in sala dal sindaco Luca Pissoglio e dal capo dicastero turismo Stefano Steiger). In sostanza, il numero di posti a sedere rimarrà immutato e quindi anche il costo dell'uso del cosiddetto “precario” non cambierà. Ciò che cambierà sarà il volto della piazza, con tavolini più distanziati e un aspetto da salotto in riva al lago.

Pure per quanto riguarda la sovrattassa da versare in occasione di eventi, la proposta del Municipio – elaborata dopo una consultazione con gli esercenti – ha superato diversi ostacoli (due emendamenti). Chi beneficerà dei precari sarà chiamato a versare un contributo alle manifestazioni di una certa importanza. Manifestazioni che, è cosa nota, portano incasso ai ristoratori. Insomma, l'anima turistica del Borgo ha avuto il sopravvento durante una seduta di legislativo un po' anomala, a porte chiuse e con tutte le misure sanitarie imposte dall'emergenza Covid.