L'estensione delle ‘terrazze’ sul lungolago per il Covid-19 potrà diventare la norma durante le stagioni estive
Il Comune di Ascona, per far fronte alle conseguenze del Covid-19 sull'economia locale, aveva adottato diverse misure. Fra queste: “permettere ai ristoratori di estendere verso il lago la superficie occupata a titolo di precario, al fine di poter posizionare i tavoli in modo tale da rispettare le distanze sociali imposte dalla Confederazione”. Una soluzione provvisoria che si è rivelata un successo, tanto che il Municipio propone ora di renderla stabile, modificando il regolamento comunale. L'idea sarà discussa nel corso della prossima seduta di legislativo.
Il successo, indica l'esecutivo, non è stato solo per i ristoratori “ma anche per chi ha visitato il Borgo e ha trovato ad attenderlo un salotto accogliente, elegante e sicuro a livello sanitario”. L'estensione sarà possibile durante la stagione turistica, da inizio marzo a fine ottobre. Va specificato che il numero di posti a sedere non aumenterà rispetto al passato, ma i tavolini saranno sparsi su una superficie più grande. Lo scopo è quello di ottenere un risultato piacevole. Visto che non aumentano i posti, anche i costi per l'uso del precario a carico degli esercenti rimarranno uguali. Una sorta d'incentivo turistico. Ma dal canto loro gli stessi esercenti potrebbero venir chiamati a contribuire maggiormente alle manifestazioni grazie alle quali crescono i loro incassi; una contribuzione che però è ancora tutta da regolamentare.
Un ultimo aspetto: alcuni appuntamenti che si svolgono sul lungolago (come il mercato settimanale) dovranno essere ripensati. Lo stesso dicasi per JazzAscona e per gli appuntamenti dell'Ama. Il Municipio è però convinto che “con un'analisi logistica che tenga conto della nuova disposizione della piazza, si riuscirà senz'altro a organizzare eventi di qualità che s'inseriscano in modo ordinato e armonioso con il nuovo contesto”.