Sabato a Cevio si è svolta una giornata dedicata ad agricoltori e allevatori in quota del distretto. Così si promuovono i territori montani e i prodotti indigeni
Sabato scorso, a Cevio, si è tenuta la manifestazione “Autunno in Vallemaggia”, una giornata evento dedicata agli alpi del distretto promosso nell’ambito del Masterplan alta Vallemaggia dall’Associazione Val Magìa. Questa iniziativa, pianificata da tempo e condotta nel rispetto delle normative sanitarie vigenti, è stata realizzata con l’obiettivo di presentare alla popolazione locale uno spaccato sull’attività alpestre in Vallemaggia. Alla buona riuscita della stessa, alla quale ha partecipato complessivamente un centinaio di persone, hanno contribuito l’Associazione Museo di Valmaggia, l’Azienda Agricola Ambrosini, e la Società Agricola Valmaggese.
Il programma ha preso avvio con le porte aperte nella nuova stalla dell’Azienda Agricola Ambrosini. Aiutato dai membri della sua famiglia, Matteo Ambrosini, giovane titolare dell’azienda che produce prodotti biologici a chilometro zero, dopo un’estate trascorsa all’alpe Brunescio (dove ha collaborato con l’alpigiano Elio Leoni), ha presenta il risultato di un progetto fortemente voluto per dare solide fondamenta alla sua attività professionale. Nel corso della mattinata,
una cinquantina persone ha potuto scoprire il funzionamento della moderna stalla e acquistare alcuni prodotti.
In seguito, il Museo di Valmaggia ha proposto una visita guidata lungo l’itinerario che si sviluppa tra gli antichi grotti di Cevio. Prima di condurre il gruppo lungo la fitta rete di sentieri angusti che permette di scoprire una sessantina di cantine ricavate tra gli anfratti della grande frana situata a monte del nucleo storico del paese il presidente, Elio Genazzi, ha offerto ai partecipanti la possibilità di visitare le cantine di Palazzo Franzoni, storico edificio un tempo casa
dei Lanfogti e oggigiorno sede del museo.
Terminata l’escursione è stato il momento dell’incontro con l’autore del nuovo libro “Alpi di Vallemaggia”, Giuseppe Brenna. Questi ha presentato la sua ultima “fatica” letteraria e letto alcune pagine di un’opera enciclopedica che invita alla riscoperta di ben 267 storici alpi e corti attraverso la proposta di ben 185 itinerari. Un vero e proprio riferimento per tutti coloro che amano la montagna e si appassionano di “archeologia alpestre”. A corollario Marzio Coppini, presidente della Società Agricola Valmaggese, ha fornito uno sguardo sulla stagione alpestre appena conclusa.
La giornata è terminata con un momento conviviale nel corso del quale i partecipanti hanno potuto degustare i formaggi prodotti da 8 alpeggi valmaggesi (Bolla Froda, Brunescio Campo la Torba, Grossalp, Robiei, Sfille, Vaccarisc, Mognola, Zaria) accompagnate dal vino prodotto dall’Azienda Vitivinicola Garzoli.
Coloro che non hanno potuto partecipare alla giornata possono comunque acquistare i prodotti dell’agricoltura indigena nel negozio gestito dall’Associazione Val Magìa. Curato da un gruppo di donne della valle, il negozietto affacciato sulla piazza di Cevio è aperto tutti i giorni (www.valmagia.ch).