Locarnese

Locarno, il Ps cerca alleanze. ‘Solo dopo la nuova lista’

La co-presidente sezionale Longhi: ‘Ringiovanimento, con donne. Ma sui nomi è presto per esprimersi’. Cereghetti: ‘Ero motivato e lo sono ancora’

Bruno Cereghetti attende le scelte del Ps
(Ti-Press)
6 ottobre 2020
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Prima una definizione delle possibili alleanze a Sinistra, a partire da quella con i Verdi, poi la scelta dei nomi che formeranno la lista per le elezioni d'aprile. È la tabella di marcia del Partito socialista, sezione di Locarno, che sotto il segno di un completo ringiovanimento potrebbe arrivare a fare tabula rasa della precedente rosa dei candidati al Municipio, puntando sul nuovo che avanza.

‘Con i Verdi differenze minimali’

Nancy Longhi, co-presidente sezionale, raggiunta dalla “Regione”, conferma che «sono previsti colloqui con i vari rappresentanti delle diverse realtà della Sinistra, ovvero Verdi, Pop e Forum, oltre al Pc, che era già nella nostra lista. L'idea è di completarli entro ottobre, ma bisognerà trovare le date in cui ci siano tutti. L'obiettivo è comunque una lista omnicomprensiva». Ed è una linea, quella delle alleanze, tracciata a livello cantonale, come conferma il co-presidente del Ps ticinese, Fabrizio Sirica: «Nei Comuni, in effetti, se ne cercano un po' dappertutto. Rispetto ai Verdi, constato che a Locarno le differenze politiche sono veramente minimali. Anzi, se guardiamo gli ultimi 4 anni non so se troviamo qualcosa che abbiamo votato di diverso. Credo non avrebbe senso rischiare di non fare il secondo seggio». A dipendenza dell'entità di queste alleanze, il Ps capirà in primo luogo quanti nominativi avrà a disposizione, e quando avrà individuato quelli “giusti”, dovrà poi confrontarsi sui nomi con gli alleati.

In questo contesto estremamente fluido galleggia un po' in balia delle correnti Bruno Cereghetti, con cui la sezione, dice Longhi, «non ha ancora preso contatto», anche se «l'idea è andare con una lista giovane, con donne. Ma nulla potrà essere deciso prima di capire con chi sarà possibile allearsi, e con essi formare una “commissione cerca” congiunta». Cereghetti, intanto, sta alla finestra, e commenta: «La premessa è che considero incomprensibile la scelta del Consiglio di Stato di annullare le elezioni, quando per tre quarti la popolazione si era già espressa, soprattutto con il voto per corrispondenza. Ad aprile 2021 la situazione pandemica sarà per altro simile a quella della primavera scorsa. In vista della scadenza, presumo che all'interno del partito si facciano riflessioni in ordine agli obiettivi, cercando alleanze. Io sono uomo di istituzioni e non di apparato, quindi non so nulla. Avevo dato la mia disponibilità in modo estremamente convinto e motivato per le elezioni d'aprile 2020, quando l'obiettivo dichiarato era un raddoppio in Municipio. Se gli obiettivi del partito si confermano in questa direzione, né sono cambiato io nel giro di pochi mesi, né la mia motivazione è venuta meno».

Akai: ‘Confermo, Caroni sta riflettendo’

In casa popolare democratica la settimana iniziata ieri sarà quella delle audizioni, dice il presidente sezionale Alberto Akai. «L'Ufficio presidenziale sentirà Claudio Franscella, due candidati esterni di cui non posso fare i nomi, quei 3-4 candidati al Consiglio comunale che avevano espresso l'intenzione di correre per il Municipio, i 6 candidati già in lista unitamente al sottoscritto, e anche il vicesindaco Paolo Caroni, che, posso tranquillamente confermarlo, sta facendo una riflessione in vista di un rinnovo del mandato: sia per passione politica, sia su richiesta di diverse persone». L'obiettivo Ppd è avere le idee più chiare «entro fine ottobre, in maniera tale da cominciare subito a ri-allestire le liste».

Plr, Delorenzi: ‘Siamo in mano alla Legge'

Intanto, non ha ancora preso la sua decisione il liberale radicale Andrea Giudici, che volendo potrebbe subentrare in Municipio a Niccolò Salvioni quando (e se) il governo ne avrà accettato le dimissioni. Gabriele Delorenzi, presidente Plr, dice di «poter unicamente seguire quanto prescrive la Legge, ovverosia attendere le decisioni del governo su Salvioni, e dello stesso Andrea poi. L'unica cosa certa è un municipale che si dimette, un primo subentrante sul quale 4 anni fa si è espressa la popolazione al voto, ed un secondo subentrante eventualmente pronto a rilevarlo. L'auspicio che posso esprimere è che alla fine prevalga il buonsenso». Interrogato sull'eventualità di reintegrare Giudici in lista nel caso accetti la carica di municipale, Delorenzi ammette: «Fin lì la discussione interna non è ancora arrivata». Quanto al resto della lista, «non ci sono defezioni, anche se qualche dubbio post-pandemia in effetti emerge, visto che l'annullamento della votazione e la situazione generale hanno lasciato a molti un po' d'amaro in bocca. Il nostro compito, in questo senso, è cercare di rincuorare chi ne ha bisogno».

Lega-Udc, c'è posto fra gli Indipendenti

Soltanto all'apparenza, infine, tutto come prima in casa Lega-Udc-Indipendenti, dove il municipale Bruno Buzzini non rileva stravolgimenti, «a meno che non ci sia qualcuno che voglia proporsi come Indipendente per la nostra lista, e in quel caso potrebbero esserci uno o due posti su cui discutere. Lo dico perché immagino che a questo punto qualcuno di esterno interessato ad avvicinarsi come Indipendente possa esserci».