Locarnese

Mobilità locarnese: un bilancio estivo in chiaroscuro per i Verdi

Il Comitato sostiene la petizione di alcuni cittadini che chiedono alle Fart d'integrare il carico delle biciclette, al fine di sostenere la mobilità lenta

Che ci sia posto anche per le biciclette, lo auspicano i Verdi del Locarnese (foto Ti-Press)
21 settembre 2020
|

È un bilancio grigio quello stilato dal Comitato dei Verdi del Locarnese sulla risposta del trasporto pubblico durante l'affollata stagione estiva nella regione. Se da un lato, gli operatori della mobilità regionale hanno risposto all'importante afflusso turistico potenziando alcune corse, dall'altro – si legge nella nota stampa del Comitato – l'offerta non tiene conto a sufficienza delle alternative della mobilità lenta, come ad esempio l'uso di biciclette che, a detta dei Verdi, andrebbe valorizzato. Per questa ragione, il Comitato si fa sostenitore della petizione di un gruppo di privati cittadini che chiedono alle Ferrovie autolinee regionali ticinesi (Fart) la possibilità del trasporto di biciclette sui bus della Vallemaggia e che questa venga altresì estesa a tutte le linee gestite dall'azienda.

Un'impennata del turismo estivo che ha intasato strade e mezzi pubblici

Il momento è quello giusto, scrive il Comitato, per tirare le somme della “straordinaria (sotto molti punti di vista) stagione turistica nella regione del Locarnese, oramai agli sgoccioli”, che con l'allentamento delle misure dopo il lockdown ha visto “un'impennata del turismo interno, che ha colpito particolarmente valli e zone di montagna”.

Un afflusso, hanno rilevato i Verdi, che “ha causato non pochi problemi di traffico: sia la Vallemaggia che la Valle Verzasca hanno vissuto, soprattutto durante il mese di luglio, giornate di traffico molto intenso, con imbottigliamenti e tempi di percorrenza molto superiori alla norma”. Una situazione che ha colpito anche i mezzi pubblici: “In questi mesi era usuale osservare veicoli affollati al limite della propria capacità, con viaggiatori strizzati come sardine accavallati sopra bagagli, zaini, valigie e inframmezzati dall’occasionale carrozzina per bambini o per disabili”, si legge.

Misure immediate: corse aggiuntive su alcune linee Fart

L'ondata di turisti nella regione ha di conseguenza comportato “l'adozione di misure immediate da parte delle Fart: diverse corse sono state potenziate e implementate per far fronte all’aumento dei passeggeri”, riporta il comunicato. Fra le misure di potenziamento, i Verdi ricordano quali esempi “l'introduzione lungo la linea 315 (Vallemaggia; ndr) di una corsa supplementare, in appoggio a quella regolare, nella direzione di Maggia”. Un adeguamento, secondo gli autori del comunicato, che “conferma ampiamente l’importanza delle decisioni già prese a livello cantonale, che miglioreranno il servizio nella regione con il cambiamento d’orario questo dicembre, con l’introduzione della cadenza semi-oraria per la Vallemaggia”.

Adeguamenti non sufficienti. Si chiede la valorizzazione della mobilità lenta, come favorire l'uso delle bici

Ma c'è un ma. Questi adeguamenti sono positivi e vanno nella giusta direzione, tuttavia, scrive il comitato che ancora “vi sono tasti dolenti nell'ambito della gestione della mobilità pubblica e privata nella regione, una situazione che riconosciamo sia di difficile risoluzione tecnica nel corto termine ma che merita un approfondimento che possa portare a una risoluzione nel medio termine”.

Fra i tasti dolenti, secondo i Verdi, ci sarebbe quello del “divieto del trasporto delle biciclette sugli automezzi delle Fart", che striderebbe “con gli importanti investimenti pubblici nel settore della mobilità dolce”. La possibilità di caricare le bici sui bus “andrebbe riconsiderata, sia per valorizzare servizi come il bike-sharing del Locarnese che per le diverse migliorie strutturali attuate sulle ciclopiste”.

I Verdi del Locarnese, in questo senso, auspicano “un potenziamento dell’offerta sia a livello qualitativo che quantitativo: approfittando di una futura sostituzione degli automezzi per porre l’accento sul trasporto dei bagagli ingombranti su tutti gli autobus, poiché essi non sono adeguati ad accogliere i bisogni di chi per scelta si muove senz’auto, in vacanza o nella vita di tutti i giorni”, si legge. Gli adeguamenti devono mirare a rendere “il viaggio più confortevole e conveniente” e la speranza è che sempre più viaggiatori vengano quindi spinti a far capo ai mezzi pubblici: “Riducendo sia il traffico privato che il bisogno di ulteriori stalli per le automobili durante i periodi estivi, a vantaggio di ambiente, turismo e dei residenti”.