In cartellone - ad abbonamento ridotto - sette o otto spettacoli. A causa della pandemia verranno persi in sala circa 200 posti (su 490)
“Sono passati 100 giorni dall’ultima volta che i sipari dei nostri teatri si sono aperti. Uno spazio vuoto e senza parole che è stato necessario affrontare per rispondere nel modo più efficace alla crisi sanitaria che ci ha colpiti”. Lo ricorda l’Associazione Amici del Teatro di Locarno quando idealmente "scollina", guardando alla fase di ripresa con la nuova programmazione. Ai 500 abbonati è stata recentemente recapitata una nota informativa con cui viene fatto il punto sulla situazione. Partendo dall’annullamento - causa Coronavirus - di tre spettacoli in cartellone: “Le allegre comari di Windsor”, “La misteriosa scomparsa del cane ucciso a mezzanotte” e “Ditegli sempre di sì”.
Rappresentazioni che non andranno comunque perse, visto che saranno riprogrammate durante la stagione 2020-21. Il ciclo entrante viene annunciato come “un anno di ’prova’ sia perché la fase di post emergenza richiederà di fare i conti con una serie di accorgimenti e di regole, sia per il fatto che l’impostazione del cartellone sarà resa nota, contrariamente al periodo abituale, solo verso la metà di settembre”. I titoli saranno 7 o 8, a dipendenza della disponibilità delle compagnie. Tutto - nota l’Associazione Amici del Teatro - avverrà nella massima sicurezza, nel rispetto delle regole. Questo, in concreto, significa la perdita di circa 200 posti della sala. In pratica, quindi, potranno essere accolti al massimo 300 spettatori rispetto ai circa 490 posti disponibili. Il costo degli abbonamenti sarà conseguentemente ridotto, ma la qualità degli spettacoli sarà elevata, considerando il coinvolgimeto di “nomi noti del teatro, beniamini della scena, e altri ancora da scoprire”. Per ulteriori informazioni, www.teatrodilocarno.ch.