Valmaggia-Leventina: o la funivia, o la galleria in quota

Il collegamento fra Alta Vallemaggia e Leventina non sarà realizzato tramite una galleria di base. È una delle poche certezze su cui si sta costruendo l'operazione. Lo ha appena comunicato il Dipartimento del territorio, dopo la seconda riunione della Delegazione delle autorità. Rimangono invece "in vita" due "famiglie di soluzioni": quella tramite un collegamento funiviario e quella che prevede una galleria in quota.

All’incontro erano presenti i membri della Delegazione delle autorità Giovanni Pettinari (direttore della Divisione delle costruzioni e presidente del consesso), Franco Pedrini (sindaco di Airolo), Gabriele Dazio (sindaco di Lavizzara), Paolo Caroni (presidente della Commissione Intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia), Filippo Gianoni (presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli) e Massimo Ferrari (presidente della Commissione regionale dei trasporti Tre Valli). Non era presente, impossibilitata a partecipare, Tiziana Zaninelli (presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo Locarnese e Vallemaggia).

All’ordine del giorno c'erano la presentazione e la discussione dei lavori relativi al "Modulo 1" concernente l’identificazione delle possibili soluzioni, e l’approvazione, dopo una prima fase di selezione, delle rimanenti ipotesi di varianti di collegamento tra l’Alta Vallemaggia e la Valle Leventina (da approfondire nei moduli successivi).

Detto delle due soluzioni che rimangono in lizza, il Dipartimento spiega che l'opzione galleria di base è stata scartata "sia per i costi eccessivi e non coerenti con le dimensioni d’investimento ritenute sostenibili, sia per la non compatibilità con i vincoli  territoriali e ambientali imposti". Ora si procede con lo studio di fattibilità delle varianti rimaste e negli approfondimenti che permettano di vederci più chiaro a livello economico. L'obiettivo è giungere a un risultato entro inizio 2021.