I tagli al credito destinato alla manutenzione dei percorsi di montagna preoccupano le regioni periferiche. Il sindaco auspica un ripensamento
Gestione e manutenzione della rete sentieristica, il quadro assume tinte fosche. A produrre significativi danni ai percorsi alpini non sono, stavolta, tanto le intemperie stagionali o gli animali selvatici. Ma piuttosto, a parere di molti esperti, il covid-19. O, meglio detto, le conseguenze che questa catastrofe pandemica planetaria ha lasciato sulle casse degli enti preposti al finanziamento di questa preziosa risorsa turistica. La prova la si è avuta di recente, con il drastico taglio dei fondi destinati alla cura dei percorsi escursionistici in Ticino. E, ora che si è vicini all'inizio della stagione delle passeggiate in montagna, i timori di farsi trovare del tutto impreparati crescono. E' il caso delle Centovalli, dove quella che potrebbe essere la stagione della riscoperta del turismo lento da parte degli ospiti provenienti da Oltre Gottardo e dalla Germania, arrischia di trasformarsi in un mezzo fiasco. «La mia valle vive anche grazie ai numerosi escursionisti, per lo più svizzero tedeschi, che apprezzano la rete dei sentieri e il paesaggio circostante - spiega il sindaco Ottavio Guerra - L’attuale situazione va vissuta in modo proattivo e propositivo; come Comune ogni anno investiamo parecchio nella manutenzione dei sentieri non ufficiali (quelli non in gestione all’OTR) sia con il lavoro dei nostri operai comunali, sia collaborando con la Protezione civile e la squadra sentieri OTR e, non da ultimo, sostenendo finanziariamente i privati cittadini che mantengono dei tratti importanti di sentiero puliti e perfettamente agibili. Applichiamo concretamente il principio della sussidiarietà come voluto recentemente dal popolo».
Leggere che a livello cantonale si stima che il budget 2020 della manutenzione dei sentieri verrà ridotto da 4,3 milioni a 3,1 milioni di franchi è, per l'interessato, «un segnale sbagliato. Proprio in questi giorni il Consigliere di Stato Christian Vitta ha presentato gli incentivi per favorire il turismo locale e la cosa va benissimo. Tuttavia, mi attendo anche un intervento forte dal Cantone per mantenere il budget per i sentieri come negli anni scorsi. A seguito delle misure di distanza sociale che non permetteranno al turismo culturale (come i musei) di sfruttare il loro massimo potenziale, l’escursionismo rimane il principale settore nel quale investire. Bisognerebbe avere il coraggio di non solo coprire l'1,2 milioni di franchi mancanti, bensì di approvarne altri per lavori di miglioria e di potenziamento – inclusa la rete per rampichini – in modo tale da attuare anche una politica anticiclica. Infatti, molte piccole imprese di valle potrebbero ottenere dei lavori di manutenzione e creazione di sentieri e percorsi; il che permetterebbe loro di sopravvivere in questo momento difficile e, nel contempo, sosterremo il micro tessuto economico delle nostre regioni periferiche. Una rete di sentieri ben tenuta rimane un biglietto da visita importante per un turismo locale e svizzero che diviene ancor più fondamentale in questo momento di crisi. Come sindaco delle Centovalli mi attendo dai rappresentanti della mia regione in Gran Consiglio un segnale chiaro e forte in questa direzione» - conclude l'intervistato.