Nelle prossime settimane sono previsti importanti interventi per sistemare la situazione e mettere in sicurezza i percorsi
Il maltempo di fine agosto ha lasciato il segno su diversi sentieri del Bellinzonese, ma anche della Riviera. Alberi caduti, ramine e muretti distrutti, ma pure frane e massi pericolanti. Chi nelle scorse settimane ha passeggiato nei boschi sopra Gudo, Daro, Carasso, Moleno e Osogna - solo per citarne alcuni - non di rado si è imbattuto in questi problemi e ha dovuto cambiare itinerario o rinunciare a proseguire la passeggiata. Contati i danni è giunto il momento di ripristinare la situazione. Abbiamo parlato con chi lavora al fronte e che da settimane è confrontato con importanti interventi in montagna e che nei prossimi giorni dovrà affrontare i lavori più impegnativi. «Abbiamo riscontrato importanti danni in Valle d’Osogna e Valle di Moleno», rileva Mirko Muttoni, capo squadra del Gruppo gestione sentieri della squadra Riviera e Bellinzonese, organizzazione interna dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat). La Valle d’Osogna è stata la più colpita, con frane e detriti che hanno bloccato i sentieri. Si sono verificati scoscendimenti vicino a una piazza di atterraggio per elicotteri e un piccolo riale si è riempito, facendo defluire acqua e molto materiale. Danni minori, ma pur sempre di una certa entità, sono stati registrati anche in Valle di Moleno, dove un grosso sasso di circa 15 metri cubi dovrà essere spostato perché rischia di cadere sul sentiero. Inoltre, alcuni piccoli ruscelli, a causa delle forti piogge si sono ingrossati e sono straripati, facendo defluire acqua, terra e tronchi. Anche in questo caso gli interventi sono previsti all’inizio del mese prossimo. Mentre è stato spazzato via del tutto da un ruscello il sentiero basso di Loderio (frazione di Biasca), che però nel frattempo è già stato sistemato grazie a una deviazione; gli interventi sono durati un giorno e mezzo. A inizio ottobre il gruppo si cimenterà nei lavori più impegnativi, previsti in Valle d’Osogna, dove verranno effettuati dei brillamenti di roccia, interventi a mano e con macchinari come piccoli escavatori. La squadra di Riviera e Bellinzona, composta da tre uomini, sarà supportata probabilmente da quella della Valle di Blenio (altre due unità), come accade in caso di grossi interventi. Il tempo di lavoro stimato è di almeno una settimana e mezzo.
Questi sentieri fanno parte dell’ampia rete di cui si occupa il Gruppo gestione sentieri. La responsabile Audrey Pedrani ci ha spiegato come interviene questo gruppo: «Ci occupiamo della manutenzione e la sistemazione sui sentieri del comprensorio del Bellinzonese e Alto Ticino che figurano nel Piano cantonale sentieri escursionistici (Pcse), che è la rete escursionistica ufficiale». Si tratta dei sentieri demarcati con i cartelli gialli con la punta bianca e rossa, cioè quelli indicati in bianco e rosso sul terreno e i sentieri escursionistici con cartelli unicamente gialli e marcati in giallo e nero. Ci possono poi essere sentieri iscritti nella rete locale ma non nella (Pcse), in questo caso vengono lo stesso marcati come sentieri ufficiali (perché sulle cartine topografiche risultano come tali) ma la manutenzione non è di competenza del Gruppo gestione sentieri, o lo può essere ma in collaborazione con altri attori, come Comuni, patriziati, capanne, associazioni e privati. Va comunque detto che anche in questi sentieri la manutenzione avviene, i percorsi sono quindi sicuri e non sussiste il rischio di perdersi. Chi si occupa di allertare la squadra di gestione dei sentieri in caso di problemi sul territorio? Solitamente, fa presente Pedrani, si tratta di persone che frequentano regolarmente i boschi, come cacciatori, proprietari di cascine, ma anche i patriziati o i Comuni che hanno ricevuto segnalazioni da escursionisti. «Ci sono tanti canali, noi raccogliamo tutte le comunicazioni e cerchiamo d'intervenire nel più breve tempo possibile. Queste segnalazioni ci sono d'aiuto, perché è molto difficile avere sott’occhio in maniera capillare tutti i sentieri del nostro comprensorio», osserva Pedrani. Il gruppo, composto da quattro squadre e quindici collaboratori, si occupa infatti di 1600 chilometri di sentieri. Di questi, 482 circa si trovano in Riviera e Bellinzonese, 427 circa in Valle di Blenio e 708 in Valle Leventina e Bedretto.
Oltre gli imprevisti vi è la manutenzione ordinaria dei sentieri, che viene stabilita tra settembre e novembre dell’anno precedente. «Allestiamo un programma per la stagione successiva, tenendo presente che ci saranno dei doveri stagionali - spiega Pedrani -. Per noi la stagione dura nove mesi: inizia in marzo e termina in novembre». Da marzo a fine aprile ci sono i lavori di pulizia, per eliminare foglie, piante cadute e sassi. In maggio e giugno vengono invece sistemati sentieri e manufatti, come passerelle, scalini e parapetti. Dopodiché c'è il periodo dello sfalcio, mentre a fine estate iniziano i cantieri, ovvero le sistemazioni più importanti di manufatti o sentieri. La stagione termina con le pulizie, ciò che facilita la ripresa dei lavori in primavera. «Naturalmente, in caso di danni dovuti al maltempo, i lavori di ripristino hanno la priorità sul lavoro di routine. Ciò che mette a repentaglio la sicurezza o la percorribilità di un sentiero, come anche i problemi di segnaletica, va sistemato il prima possibile», fa presente la responsabile.