Per un comprensorio come quello in questione le vie di montagna sino patrimonio da tutelare. Ma la manutenzione, a livello di costi, non è sempre evidente
Sentieristica e manutenzione al centro di una tavola rotonda lunedì sera, a Cavigliano, in coda alla seduta (assemblea annuale) dell’associazione Pro Centovalli e Pedemonte. “Sentieri verso quale futuro? Quali mantenere? Chi deve occuparsene e con quali criteri? Dove attingere i fondi per affrontare le spese? Quali le difficoltà e i problemi? ” gli interrogativi che l’hanno animata. In veste di relatori, rappresentanti di enti e privati che, nel comprensorio in questione, sono direttamente coinvolti nel mantenimento dei camminamenti di montagna. La promozione del territorio non si attua solamente con la creazione di portali ufficiali in cui inserire le descrizioni e i tracciati dei percorsi, bensì anche con lo sviluppo e la manutenzione di una rete sentieristica degna di tale nome, capace di guidare davvero l’escursionista in tutta sicurezza e non farlo sentire “spaesato”. Se queste vie di montagna rappresentano un servizio al territorio e al turismo che va oltre la conoscenza del paesaggio naturale, consentendo di avvicinarsi alla cultura locale, alle ricchezze paesaggistiche ed enogastronomiche delle comunità che vivono anche grazie all’offerta della montagna, è fondamentale che siano gestite in maniera ottimale. E questo compito, per quanto riguarda la rete di sentieri ufficiali, è curato dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Non sono invece di sua competenza quei camminamenti non ufficiali la cui manutenzione compete a Comuni o enti. Ottavio Guerra, sindaco di Centovalli, ha portato il caso della sua vallata. Con una superficie di 51 km quadrati e circa 150 km di sentieri (107 dei quali rientrano nella rete ufficiale). La fruizione e conservazione di questo patrimonio è assicurata, oltre che da un contributo comunale, dal coinvolgimento dei cittadini proprietari di monti, che svolgono parte del lavoro di manutenzione. Una sorta di impegno congiunto pubblico/privato che porta a un concreto risultato. La spesa annua, tra personale, lavori e materiale sfiora i 100mila franchi.
Nelle Terre di Pedemonte, invece, realtà territoriale dall’offerta di camminamenti ben più contenuta, un’apposita squadra di cura dei sentieri (Snu) è stata creata qualche anno fa allo stesso scopo. Essa beneficia di contributi finanziari di vari enti pubblici. Il lavoro svolto è stato illustrato da Christian Pellanda, uno dei responsabili. Un operato molto apprezzato, come ha sottolineato, nel suo intervento, Fabrizio Garbani Nerini, sindaco di Terre di Pedemonte. Mattia Dellagana, presente in veste di rappresentante dell’antenna Erslvm, ha ribadito l’importanza della rete escursionistica per il turismo, fonte d’indotto economico vitale per le realtà periferiche. Matteo Zanoli, responsabile sentieri Otlmv, infine, si è soffermato sul contesto operativo, accennando ai cambiamenti intervenuti negli ultimi anni a livello di personale (un tempo le squadre sentieri potevano contare sul sostegno dei programmi occupazionali, oggi devono far capo ad ausiliari). Da parte sua Giovanni Kappenbergerha illustrato la nuova edizione della carta dei sentieri del comprensorio in questione, per la realizzazione della quale ha funto da consulente e coordinatore. Dai rappresentanti dei patriziati presenti in sala sono giunte parole di elogio e ringraziamento. Questi ultimi, non avendo risorse economiche a disposizione, non sono in grado di provvedere, da soli, alla cura delle vie pedestri. Per questa ragione l’ottima collaborazione con i Comuni è la carta vincente.