Dopo la caduta di massi di inizio aprile la zona a monte del ponte stradale non sarà accessibile. Posati i cartelli per informare bagnanti e pescatori
Alla larga da quella parete rocciosa. A Golino, i bagnanti e i pescatori che frequentano, numerosi, la spiaggia e il tratto di fiume che dal ponte stradale sale in direzione del vecchio Ponte romano di Corcapolo dovranno prestare attenzione ed evitare di transitare sotto il pendio dal quale, lo scorso 4 aprile, in pieno giorno, si è staccata una voluminosa parte di parete rocciosa scivolata nel fiume. Diverse tonnellate di materiale cadute senza, fortunatamente, ferire nessuno. La Sezione forestale, intervenuta per chiarire i motivi di questo improvviso cedimento, tramite la geologa cantonale ha effettuato un sopralluogo e le prime valutazioni. La decisione adottata è stata quella di vietare il transito dei bagnanti in questa zona con la chiusura degli accessi e la posa di cartelli informativi.
Per quanto attiene la sicurezza dell'area, meta ambita dalle famiglie durante la bella stagione, dalle prime valutazioni effettuate dall’Ufficio dei corsi d’acqua non emergerebbero particolari criticità; tuttavia considerate le caratteristiche morfologiche del fiume Melezza in questo tratto (una gola assai stretta separa le due sponde, distanti poche decine di metri), lo scenario di "potenziale ostruzione" non può essere escluso; motivo per cui sarà indispensabile un regolare monitoraggio della situazione. Nel frattempo anche l'autorità municipale centovallina si è mossa. Come ci ha riferito il sindaco, Ottavio Guerra, l'Ufficio tecnico comunale ha immediatamente provveduto alla delimitazione della zona tramite la posa di una segnaletica. Inoltre, l'area sarà costantemente controllata durante la stagione balneare, in modo da evitare che il divieto di transito imposto non venga osservato da bagnanti ignari del pericolo. Ricordiamo che già negli anni passanti, smottamenti e piccoli franamenti di materiale hanno interessato quella zona.