Il coordinatore Cit per l'estensione del bike sharing: 'Un successo al di là delle aspettative nel Locarnese. E non solo...'
Le biciclette condivise nel Locarnese fan faville. Il sistema di ‘bike sharing’ ha ottenuto un successo che va al di là delle aspettative. A dirlo è Fausto Fornera, municipale losonese e coordinatore del gruppo di lavoro che, all’interno della Commissione intercomunale dei trasporti (Cit), si è occupato dell’estensione del sistema nella regione. «L’obiettivo iniziale che ci eravamo prefissati era di arrivare a 1500 abbonati nel giro di tre anni – afferma –. Dopo un anno e mezzo nel Sopraceneri abbiamo già superato questa soglia».
Il progetto si è allargato a macchia d’olio in tutto il Locarnese, in Vallemaggia (fino a Bignasco) e quindi anche nel Bellinzonese. La regione della capitale ha adottato lo stesso sistema, facilitando gli spostamenti degli utenti, magari combinando due ruote e ferrovia. «A Losone siamo decisamente contenti del riscontro, sia per quanto riguarda la vendita degli abbonamenti (siamo secondi solo a Locarno), sia per quanto riguarda l’utilizzo dei mezzi nelle diverse postazioni», prosegue l’intervistato.
I dati del 2019 la dicono lunga sui risultati: a Locarno hanno utilizzato le bici blu 1264 persone (di cui 414 abbonati) ; a Losone 654 (112 abbonati). Il totale per Locarnese e Vallemaggia: 5'648 utenti, di cui 1'058 abbonati. Il superamento della soglia dei mille nella regione è un dato significativo. «Va detto – aggiunge Fornera – che nella prima fase la Cit ha deciso di promuovere la vendita delle tessere applicando degli sconti. Lo stesso ha fatto il Comune di Losone. Riduzioni di prezzo che arrivavano ad oltre il 50 per cento del costo pieno e che sono servite anche come trampolino di lancio». La Cit interromperà verosimilmente questa promozione il prossimo mese di giugno. Mentre Losone continuerà sicuramente fino alla fine dell’anno e forse anche oltre. «Bisognerà vedere se e quali conseguenze dirette ci saranno. A mio avviso chi apprezza questo servizio continuerà ad utilizzarlo. Senza dimenticare che la manutenzione dei mezzi è curata con professionalità dalla Fondazione il Gabbiano che è attiva da oltre 25 anni in Ticino e che punta al reinserimento di giovani adulti in difficoltà».
Tornando alle cifre: complessivamente (considerando anche il Bellinzonese) nel 2019 sono stati sottoscritti 1'546 abbonamenti, permettendo al bike sharing di raggiungere l’obiettivo di 1'500 con un anno d'anticipo. Globalmente i noleggi sono stati 80mila 531, con una media mensile di 6'710. In luglio e agosto superate le punte di 11mila utilizzi, a conferma dell’importanza turistica del progetto. Nel corso del 2019 sono state inaugurate le prime 6 postazioni in Vallemaggia, destinate, oltre che ai residenti, anche agli ospiti della regione. L’obiettivo di un riscontro in questo settore è anche una delle ragioni della creazione delle 6 stazioni della Città di Bellinzona, con 45 ebike, andando così a chiudere il cerchio attorno al Piano di Magadino. L’allargamento continuerà con nuove stazioni a Bellinzona e Sant’Antonino. Ne sono previste anche nel Locarnese, ad Ascona, Ronco, Locarno, Terre di Pedemonte e altre località.
E a Losone? «Dai dati emersi nelle statistiche, abbiamo constatato che la postazione più frequentata è quella in via Saleggi, a ridosso delle scuole medie – spiega in conclusione Fornera –. Seguono quelle di via Mezzana, di via Emmaus (dove c’è il posteggio del Mercato Cattori) e, a nostra sorpresa, quella di via Pezza Venerdì, nel quartiere delle Campagne. Sono dati importanti per capire anche qual è il tipo di utilizzo privilegiato. Per il futuro stiamo valutando l’installazione su suolo comunale di due postazioni in più, che andranno ad aggiungersi alle 10 attuali. La loro ubicazione: una allo Zandone, che potrà servire agli impiegati delle aziende; l’altra nella zona di Ponte Maggia, dove ci sono sia le fermate dei bus per Locarno e Ascona, sia diverse superfici commerciali».