Locarnese

Un nuovo presidente per i Sit

Sindacati indipendenti ticinesi: dopo 34 anni di servizio Astrid Marazzi ha ceduto lo 'scettro' a Mario Milojevic

Marazzi e Milojevic
26 gennaio 2020
|

Mario Milojevic è il nuovo presidente dei Sindacati indipendenti ticinesi (Sit). Rileva nell’incarico Astrid Marazzi, che ha ceduto lo “scettro” dopo ben 34 anni ed è stata eletta per acclamazione presidentessa onoraria. Marazzi ha individuato nel suo successore “una persona umana, motivata e fedele a quei valori di solidarietà, integrazione ed equità da sempre alla base dell’attività sociale e sindacale dei Sindacati indipendenti ticinesi”.

Il cambio della guardia è avvenuto in occasione dell’assemblea tenutasi sabato scorso alla Residenza al Parco di Muralto. La seduta ha avuto quale momento centrale la relazione presidenziale e sindacale del segretario cantonale e copresidente, Mattia Bosco. Il segretario si è soffermato sull’attuale stato di salute del sindacato, giudicato ottimo sia dal punto di vista della consistenza di soci, sia da quello del loro grado di soddisfazione. Sono state riassunte le svariate attività dei Sit in favore dei singoli soci ricordando l’impostazione dei Sit, che prevede “un’accurata assistenza giuridica individualizzata, la presenza attiva in molti contratti collettivi e la partecipazione alle lotte contro il degrado dello stato sociale e allo studio di misure anticrisi”.

È seguita la relazione finanziaria con la presentazione all’assemblea del bilancio 2018 e dei rapporti dell’Ufficio di revisione e della commissione di revisione. Le relazioni e l’esercizio 2018 sono stati approvati all’unanimità dei presenti in sala.

Presidenti onorari sono stati nominati anche i due fondatori dei Sit, Luigi Salvadé e Guido Marazzi, che nel 1961 ebbero la forza, la lungimiranza e il coraggio di dare inizio al sindacato. Al termine dei lavori assembleari il consigliere agli Stati Alex Farinelli ha tenuto una relazione concernente le sfide future per l’economia, la politica e la socialità del Canton Ticino e della Confederazione.