Entra nel vivo il progetto di parco commerciale con contenuti misti. Unico ostacolo rimanente: la nuova pianificazione (ferma a Bellinzona)
Fortissimamente vorrei... ma non posso (per ora). È lo spirito con cui la holding confederata nuova proprietaria del comparto ex Polivideo a Riazzino, in territorio di Locarno, guarda al grande progetto che occuperà l’enorme superficie a disposizione sul Piano di Magadino. Progetto che ha già un nome – Poly Trade Park – ma che ancora non dispone degli strumenti pianificatori adatti per affinare l’idea e inoltrare una domanda di costruzione.
Il problema è che il sedime di circa 17mila metri quadrati, come tutta la zona industriale di interesse cantonale, rimane ancorato a un uso esclusivamente industriale. E soltanto la prossima “apertura” a una Zona d’attività e di servizi speciale (zona ASs) sbloccherà nel caso specifico la possibilità di realizzare un complesso multifunzionale di interesse regionale. La modifica pianificatoria è già stata adottata da tempo dal Consiglio comunale di Locarno, ma è attualmente ferma per approvazione definitiva a Bellinzona. Voci bene informate parlano di possibili buone notizie già prima della fine di quest’anno. Dopodiché, si avrà la certezza che, sulla base della descrizione di zona, nel comparto potranno confluire commerci, servizi del terziario, ristorazione e – in misura del 35% almeno della superficie utile lorda – insediamenti che hanno a che fare con formazione, ricerca e cultura, tempo libero, divertimenti e intrattenimenti.
Il tutto, per ridare vita a un’ampia fetta di territorio che la stessa Città di Locarno, per bocca del suo capodicastero Pianificazione Paolo Caroni, considera «di grande importanza strategica». Questo, anche in funzione del raddoppio, attualmente in corso, sia della linea Ffs, sia della stessa stazione di Riazzino (con tanto di “Park&Ride” annesso). È noto a tutti che fra un anno, con l’apertura della galleria di base del Ceneri, i tempi di percorrenza risulteranno abbattuti rispetto alla situazione attuale e gli spostamenti su rotaia non solo all’interno del Sopraceneri, ma anche tra Sopra e Sottoceneri assumeranno tutto un altro profilo, favorendo in particolar modo determinati insediamenti lungo i tracciati ferroviari, proprio come quello in corso di definizione a Riazzino.
Secondo informazioni raccolte sul posto dalla “Regione”, il Poly Trade Park si presenterà come un grande parco commerciale che richiederà un investimento di svariate decine di milioni di franchi. Gli unici contenuti certi sono al momento – al netto di piccole attività amministrative già insediate in alcuni uffici dello stabile ex Polivideo – un centro fitness e una scuola di ballo. In più, contatti sono stati stabiliti con una nota catena di ristorazione “fast food”. Ma non saranno, queste, che “briciole” rispetto al complesso in corso di progettazione, che prevede anche una grande sala multiuso per rispondere alle esigenze del cosiddetto “turismo congressuale”. Il Poly Trade Park sarà costituito da un lotto di stabili che potranno avere un’altezza massima di 16 metri. Diverse varianti costruttive sono allo studio e – post nuova pianificazione – verranno affinate in base alle esigenze dei futuri inquilini.
La superficie, con tutti gli stabili, era stata acquistata in trattativa privata dalla holding dopo che una prima asta pubblica era stata annullata per un ricorso degli amministratori (la Polivideo Studio Sa) e una seconda era andata deserta. La compravendita, per un prezzo non specificato, aveva così dato avvio alla “macchina dei desideri” della holding svizzero-tedesca. Le cui velleità, in attesa della nuova pianificazione, sono per ora rimaste unicamente sulla carta.