Locarnese

Onsernone, razzia di macchinari da lavoro

Lo scorso fine settimana 'ripuliti' il magazzino comunale a Russo (Coletta) e alcuni ripostigli a Vergeletto e Russo. Spariti attrezzi per migliaia di franchi

7 ottobre 2019
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Dopo gli agricoltori e gli artigiani delle alte Centovalli, è toccato al Comune di Onsernone e ad alcuni privati di Vergeletto e Comologno fare i conti, sabato notte, con un’ondata di furti di utensili e macchinari da lavoro. Il più clamoroso dei colpi messi a segno dalla banda di malviventi che sta imperversando ormai da qualche tempo nella regione, è quello che ha interessato il magazzino comunale in zona Coletta, sulla strada cantonale tra Russo e Vergeletto, in alta valle. L’ex falegnameria, trasformata dopo la cessazione dell’attività in deposito di macchinari della squadra operai, è infatti stata ripulita nella notte di sabato su domenica. Come ci ha riferito il tecnico comunale Ewan Freddi, da noi raggiunto telefonicamente, dopo aver tagliato i catenacci delle porte, i malintenzionati si sono introdotti nei locali e hanno prelevato decespugliatori, soffiatori, motoseghe, generatori e un sollevatore, prima di far perdere le loro tracce. In totale una decina i macchinari sottratti, per un valore di diverse migliaia di franchi (senza dimenticare che l’ente pubblico dovrà ora riacquistare le attrezzature). Sul posto è intervenuta oggi la polizia, coadiuvata da agenti della Scientifica, per i rilievi del caso.

Nelle stesse ore, si suppone, hanno “preso il volo”, in alcuni magazzini di abitazioni private di Vergeletto e Comologno, altri macchinari agricoli o da giardinaggio. Il modus operandi è sempre lo stesso: vengono forzate porte e finestre, poi è una manbassa di tutto ciò che interessa in tempi record. Lascia di stucco le vittime dei furti e la popolazione locale il fatto che, proprio lo scorso fine settimana, in alta valle, i campionati svizzeri di Hike & Fly hanno richiamato molta gente, accorsa a tutte le ore della giornata e della sera per assistere all’evento e partecipare alla festa nel capannone della Pista di ghiaccio. Quindi i ladri non hanno potuto agire del tutto indisturbati (oltrettutto per il trasporto della refurtiva, voluminosa e anche di un certo peso, che ha richiesto l’impiego di un furgone o di un piccolo camion). Si è dunque quasi sicuramente trattato dell’opera di una banda specializzata dedita al furto e al riciclaggio di macchinari agricoli o edili, trafugati e illegalmente esportati.