Locarnese

Firmata l’intesa tra Bosco e Formazza per un 'metro alpino'

L’opera permetterà di collegare l’Alta Vallemaggia con l’asse del Lötschberg (Domodossola) e contribuirà alla realizzazione di un circuito alpino

Un progetto nato 20 anni fa (Ti-Press)
2 ottobre 2019
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Una dichiarazione d’intesa per la progettazione e la costruzione di un metro alpino fra Bosco Gurin e Fondovalle di Formazza è stata firmata dai sindaci dei Comuni di Bosco Gurin, Alberto Tomamichel e Formazza, Bruna Papa, incontratisi negli scorsi giorni. Il collegamento tra i due paesi di “matrice” walser è parte integrante del Masterplan Alta Vallemaggia, promosso dall’Associazione Comuni di Vallemaggia (Ascovam). Stando a quanto ricordato da ampie anticipazioni del nostro giornale, l’opera, “già considerata fattibile nel piano svizzero, permetterebbe di collegare l’Alta Vallemaggia con l’asse del Lötschberg (Domodossola) e contribuire alla realizzazione di un circuito alpino, insieme con il progetto di collegamento della Vallemaggia con la Valle Leventina, e permetterebbe altresì di creare delle sinergie con la regione turistica della Valle Formazza e dell’Ossola”.

Secondo Bruna Papa, sindaco di Formazza, l’obiettivo di sviluppo è ambizioso ma “tende ad ottimizzare vicinanza e risorse dei due territori, dei quali il piccolo Comune di Formazza è il promotore per parte italiana”, mentre per la parte svizzera la promozione è curata dalla Grossalp Sa di Giovanni Frapolli, proprietaria degli impianti sciistici di Bosco. “Si prevede la progettazione e la costruzione di un’infrastruttura di trasporto pubblico ferroviario o simile in galleria tra Formazza e Bosco Gurin – ha dichiarato Papa –: un progetto nato 20 anni fa e strutturato grazie a un Interreg, ovviamente ammodernato, che porterà ossigeno a queste due comunità in termini di arresto dello spopolamento della montagna e del declino socioeconomico”. Per Alberto Tomamichel “l’obiettivo è stabilire un collegamento transfrontaliero fra Vallemaggia e Valle Formazza. Più particolarmente si tratterebbe di sfruttare le peculiarità della zona e le infrastrutture esistenti sui due versanti per promuovere un ulteriore importante sviluppo economico/turistico delle due regioni”. Per il consigliere regionale Alberto Preioni, presente all’incontro, “questo progetto potrebbe cambiare il futuro delle prossime generazioni del Piemonte e del Ticino. È un progetto di importanza strategica”.