Gestione del Gran Consiglio favorevole all'acquisizione e allo stanziamento del credito di 3,8 milioni per un primo risanamento urgente
La commissione della Gestione e delle Finanze del Gran Consiglio avalla le grandi manovre che cambieranno il futuro delle Isole di Brissago.
Lo fa con un rapporto, firmato dai deputati locarnesi Nicola Pini (Plr) e Bruno Storni (Ps) che invita ad approvare prima il passaggio di proprietà delle Isole dai Comuni di Ascona, Brissago e Ronco s/Ascona al Cantone, e poi lo stanziamento di un credito di 3,8 milioni “per il risanamento urgente degli edifici, degli impianti, delle strutture esterne e per la progettazione di interventi e misure che possano rendere più funzionali, fruibili e attrattive le Isole”.
L’obiettivo cantonale con l’acquisizione integrale – che avverrà tramite permute di terreni con i tre Comuni – è “attuare un rilancio turistico, culturale e naturalistico delle stesse e del relativo Parco botanico”. Questo tramite “un’operazione per preservare, valorizzare e promuovere questo importante patrimonio storico e territoriale”, che così com’è stato gestito negli ultimi anni – e “servito” a livello di collegamenti lacustri – ha determinato un deciso calo di attrattività.
Nel rapporto commissionale i relatori sottolineano che uno specifico ulteriore messaggio tratterà gli interventi piu urgenti (e i relativi costi) per conservare e migliorare l’infrastruttura. Un rilancio “non solo è auspicato, ma anche necessario”, visto che scenari alternativi come il deperimento graduale o il passaggio a privati “non possono essere né accettati né sono accettabili: qualcosa andava e va fatto per conservare e valorizzare questa splendida realtà cantonale, di valore inestimabile e dal grande potenziale”.
Secondo i commissari “di certo le opportunità di sviluppo e di ampi benefici per il territorio non mancano e starà al Cantone coglierle”. Quanto ai rischi economici, non mancano, ma dovranno essere minimizzati “grazie a una gestione la più razionale possibile della struttura e del personale” (in questo senso va valutato l’accorpamento dello stesso sotto il Dipartimento del territorio, “dove risiedono le competenze settoriali in ambito naturalistico”).
Navigazione e altri ‘attori’
Al capitolo “sinergie” viene naturalmente evocato il tema della navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore: “Sarà importante garantire al più presto non solo un servizio adeguato alle esigenze, ma anche una rivalutazione al ribasso dei prezzi: gli alti costi di trasferta costituiscono infatti una forte penalizzazione per l’offerta delle Isole”.
Dal punto di vista dell’efficienza, la Gestione è stata informata dal Dipartimento del territorio che “da quest’anno e per i prossimi anni il nuovo Consorzio operante sul bacino svizzero del Lago Maggiore garantisce più corse da e per le Isole”; che “sulla tratta sono finalmente accettati anche Abbonamento generale, Abbonamento metà prezzo, e in parte (con uno sconto) anche il Ticino Ticket”; e che “il Cantone sta trattando, per il futuro, il finanziamento con un milione di franchi circa dell’acquisto – da parte del Consorzio – di un natante di dimensioni adeguate che possa fare la spola continua tra i Comuni rivieraschi e le Isole”.
Per la Gestione, ancora, “per questa e altre tratte andrà fatta una seria riflessione sul coinvolgimento anche di altri attori nel finanziamento ricorrente del servizio, in particolare per quanto concerne il trasporto turistico (non coperto dalla Legge sul trasporto publico), come anche l’individuazione di altre iniziative che permettono allo stesso Consorzio di generare degli introiti atti a finanziare la navigazione di linea e possibilmente rendere i prezzi più competitivi”.
Viene infine fatto riferimento ad un possibile progetto di ampliamento dei pontili da mettere a disposizione dei privati, e auspicata “una vera e propria strategia di rilancio comprensiva di nuovi prodotti e nuove offerte turistiche, culturali, scientifiche e didattiche, come anche di una grande promozione e infine di collaborazioni e sinergie con il territorio circostante, dalle strutture di accoglienza del Locarnese ad altre importanti realtà cantonali come il Monte Verità e il Museo di Storia naturale”.