Tre milioni e 800mila franchi per risanare e, finalmente, ripartire. Si lavorerà d’inverno, per non intralciare il turismo
“Risanamento urgente degli edifici, degli impianti, delle strutture esterne”, ma anche “interventi e misure che possano rendere più funzionali, fruibili e attrattive le Isole di Brissago”. In tutto questo, riassunto per sommi ma essenziali capi, confluiranno i 3 milioni e 800mila franchi oggetto del credito che il parlamento dovrà approvare il prossimo novembre. Si tratta del secondo atto effettivo delle “nuove” Isole, successivo al passaggio delle stesse al Cantone da parte dei Comuni di Brissago, Ascona e Ronco s/Ascona, ufficializzato ad aprile a Villa Emden. Come si disse in quella sede, “la gestione unitaria delle Isole e del Parco dovrebbe di fatto semplificare la gestione stessa” si legge nel messaggio reso pubblico ieri. L’investimento è previsto in due fasi: un primo stanziamento di 3 milioni e 320mila franchi per gli interventi più urgenti, ciò che serve per la prosecuzione delle attività sulle Isole (risanamento degli impianti tecnici degli stabili e delle strutture in esterno), e un secondo credito di progettazione di 480mila franchi finalizzato a rendere le strutture più funzionali, e al potenziamento delle capacità attrattive di Isole e Parco botanico.
Suddivisa per urgenza, la prima fase degli interventi riguarderà – tra gli altri – un nuovo impianto di depurazione e la vasca di potabilizzazione dell’acqua; Villa Emden necessita dell’impermeabilizzazione delle terrazze, della sostituzione delle sei termopompe , di un impianto fotovoltaico, dell’attualizzazione delle misure antincendio, oltre a ulteriori interventi riguardanti serramenti, deumidificazione, isolamento e pavimentazione. Andranno risanati la darsena (messa in sicurezza di parapetti, illuminazione, ampliamento dell’attracco), il magazzino per i giardinieri, la ventilazione della serra. Saranno messi in sicurezza i viali d’accesso, non sempre a norma quando si tratta di passeggini e disabilità. Il risanamento interesserà anche il bagno romano e l’Isola dei Conigli, con il suo accesso difficoltoso, le serre da ampliare e la chiesetta di S. Apollinaire da risanare.
L’isola minore introduce alla seconda fase, quella incentrata sull’accrescimento delle potenzialità attrattive. Una fase che, tenendo conto degli studi di rilancio svolti dall’attuale Cda, si concentrerà sulla rivalorizzazione delle strutture, sulla riqualifica architettonica, la riorganizzazione degli spazi e tanto marketing. Sotto la lente, dal punto di vista logistico, saranno la relazione funzionale tra le due isole, un generale ripensamento dell’entrata tramite la biglietteria (ed eventualmente tramite la serra sovrastante) e la possibile costruzione di serre a sostegno delle attività del Parco botanico sull’isola minore. Quanto ai tempi di realizzazione dei lavori, che non dovranno intralciare l’attività turistica, la prima fase, suddivisa per urgenze, occuperà l’inverno 20192020 (priorità I, da gennaio ad aprile) e l’inverno 2020-2021 (priorità II, da ottobre ad aprile), una volta detratte le fasi di approvazione del credito (novembre 2019) e di delibera dei concorsi (dicembre 2019).