Locarnese

Locarno si sdraia sui binari: 'La Carp deve restare qui'

Il Municipio scriverà al CdS, chiamerà all'appello i Comuni della regione e solleciterà i granconsiglieri affinché la Corte non finisca in riva al Ceresio

12 maggio 2019
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Giù le mani dalla Carp. In tempo di votazioni ferroviarie si potrebbe riassumere così la risposta che il Municipio di Locarno ha dato nei giorni scorsi al consigliere comunale Nicola Pini che lo scorso marzo (a nome del gruppo Plr in Cc) in un'interpellanza aveva chiesto lumi sul possibile spostamento definitivo da Locarno a Lugano della Corte di appello e revisione penale (Carp appunto) giunta nel 2011 in riva al Verbano al momento della sua costituzione. Ora i lavori di ristrutturazione del Pretorio, per i quali il Gran Consiglio ha stanziato due mesi fa 11,73 milioni di franchi, obbligano il Cantone ha prevedere degli spostamenti temporanei dei vari servizi cantonali che vi lavorano. Ma poiché la Carp si era insediata 8 anni fa a Locarno a titolo provvisorio, ecco che dovrebbe traslocare a Lugano in via definitiva. Lugano dove ha sede il Tribunale d'appello di cui la Carp è un elemento nel sistema giudicante penale. Nicola Pini, che è anche granconsigliere, quale relatore della Commissione della gestione del parlamento lo scorso marzo aveva ricordato nel proprio rapporto sugli 11,73 milioni, avallato dal plenum, che nel messaggio governativo del 2009 per l'insediamento della Carp a Locarno l'allora CdS affermava che “la soluzione proposta potrà essere riesaminata al termine dello studio circa la separazione delle tre sezioni che compongono il Tribunale d'appello”. Perciò due mesi fa la Gestione, nel rapporto Pini, invitava il Consiglio di Stato “a valutare attentamente se non mantenere la Carp a Locarno, in un'ottica non solo di distribuzione regionale, ma soprattutto di separazione anche fisica fra primo e secondo grado, rendendo di conseguenza definitiva la norma transitoria”.

Ma a quanto pare le cose rischiano di non andare come chiesto da Pini e Gestione. Rispondendo all'interpellanza nel frattempo trasformata in interrogazione il Municipio si dice “informato del fatto che la Carp dovrebbe trasferirsi a Lugano”. Perciò Palazzo Marcacci ritiene che “soprattutto nell'ottica della ridistribuzione sul territorio dei vari settori delle autorità cantonali, sarebbe giusto che questa importante camera del potere giudiziario rimanesse a Locarno. Come giustamente sostenuto nel rapporto della Commissione del Gran Consiglio, la permanenza a Locarno della Carp avrebbe anche il merito di tenere separati i due livelli giudicanti in ambito penale”. E quindi, che fare? Sindaco Alain Scherrer e colleghi spiegano che il Municipio intende “farsi parte attiva per fare in modo che i lavori di ristrutturazione del Pretorio siano eseguiti tenendo conto della permanenza della Carp a Locarno. In tal senso l'esecutivo coinvolgerà i rappresentanti della regione in Gran Consiglio e scriverà al Consiglio di Stato. Evidentemente una condivisione e un sostegno da parte dei Comuni della Regione darà maggior peso alle nostre richieste”. Una cordata dunque per dire 'Giù le mani dalla Carp'.