Locarnese

Onda verde sul Piano, il 'sì' della Lega

Semafori sulla Cadenazzo-Quartino, il gruppo in Gran Consiglio torna a caldeggiare l'approvazione del progetto in votazione il 19 maggio

((Ti-Press))
6 maggio 2019
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Il prossimo 19 maggio i ticinesi saranno chiamati a esprimersi sul tema della fluidificazione del traffico sulla tratta di strada cantonale Cadenazzo-Quartino. Il credito da 3,3 milioni di franchi, approvato da Governo e Parlamento, ora referendato, prevede lo smantellamento di tre delle sei rotonde attuali (agli incroci Quartino Luserte, Contone ovest e Contone est) e la loro trasformazione in nodi a gestione semaforizzata. L’obiettivo, si legge in un comunicato del gruppo leghista,  è chiaro:“ stabilizzare il flusso di traffico e garantirne la priorità lungo l’asse principale Cadenazzo-Quartino, offrire una maggiore sicurezza a tutti gli utenti, compresi ciclisti e pedoni. Sarà così possibile restituire qualità di vita al comparto, garantire la priorizzazione al trasporto pubblico su gomma, ridurre i tempi medi di percorrenza e il numero di giorni all’anno di congestione del traffico. Il progetto è realizzabile in tempi brevi e con un investimento contenuto e necessario anche in funzione del progetto A2-A13 - il cui dossier è attualmente a Berna - che tuttavia verrà realizzato non prima del 2035. La sola alternativa sarebbe l’ulteriore degrado della situazione nei prossimi anni, fino alla realizzazione del collegamento veloce A2-A13, senza che il Cantone possa più effettuare interventi. Mentre in Ticino è già in atto il potenziamento del trasporto pubblico - un’operazione, questa, condotta dal Dipartimento del territorio con FFS e i quattro agglomerati - occorre agire subito anche sulla tratta di strada cantonale Cadenazzo-Quartino, intervenendo con misure complementari efficaci. Il DT è già intervenuto negli ultimi anni, mettendo in atto due prime fasi di progetto. Quella oggetto di votazione sarà la terza. I deputati ricordano, infine, come la “cosiddetta onda verde non gioverà unicamente al traffico veicolare pendolare e locale, ma anche all’economia (perché ogni minuto perso in colonna genera costi esorbitanti!) e al turismo. Basta sprechi! Lanciare un referendum per mettere i bastoni tra le ruote agli automobilisti significa gettare fumo negli occhi ai ticinesi! Sul tavolo non esiste un’alternativa e non possiamo più aspettare!”.