Genetelli, avvocato difensore del 29enne arrestato, sulla versione del gioco erotico: ‘Ha sempre detto che si è purtroppo trattato di un tragico incidente’
La tesi ufficialmente sostenuta dal 29enne accusato dell’omicidio della ragazza inglese nella stanza 501 dell’albergo “La Palma au Lac” di Muralto è quella del gioco erotico sfociato in incidente e finito male. A confermarlo alla “Regione” è il legale del giovane germanico, avvocato Stefano Genetelli, che ha assunto la difesa d’ufficio e in questa veste ha potuto seguire l’evoluzione della “strategia” del suo assistito. In realtà, per Genetelli, non possiamo parlare di strategia poiché la versione è sempre stata quella fin dal primissimo momento e non c’è ragione di credere, visti gli elementi fin qui emersi, che essa possa cambiare. Il giovane ha sempre affermato che non c’era animosità nei rapporti con la 22enne e il tragico risultato finale, sottolinea Genetelli, è la conseguenza di una pratica sfuggita di mano. Tra l’altro, aggiunge il legale, la buona fede del 29enne sarebbe confermata dallo stato di genuina agitazione mostrato il martedì mattina poco dopo le 6 recandosi nella hall dell’albergo per far chiamare i soccorsi, visto che la ragazza non dava purtroppo più alcun segno di vita. Stando a Genetelli, il 29enne starebbe vivendo, nel carcere giudiziario della Farera, un momento molto difficile, fatto di grande sofferenza per quanto accaduto. Questo perché appunto, stando a quanto detto dal 29enne al suo avvocato, fra i due giovani era in corso una relazione bella e intensa; non lunga, come periodo, ma certamente basata sulla reciproca comprensione e un sincero affetto. Tale relazione sarebbe sbocciata alcuni mesi fa, in Thailandia, in quegli stessi luoghi di cui parlano le immagini postate sul profilo facebook della vittima.
Una puntualizzazione importante giunge infine in merito alla frase che alcuni testimoni avrebbero sentito affermare dalla ragazza nella notte fatidica. Quel “fermati, così mi uccidi!” che la vittima avrebbe rivolto in inglese al suo compagno, per Genetelli, è da prendere con le pinze e da mettere nella giusta luce; un’affermazione che dovrà essere relativizzata e declinata in modo diverso.