Locarnese

Locarno, sequestrati 21 cani reclusi in un appartamento

Vivevano segregati fra puzza, escrementi, poco cibo e scarsità d'acqua. Intervenute la polcomunale e l'Ufficio del Veterinario cantonale.

14 dicembre 2018
|

Ventun cani di piccola taglia (tra cui alcuni cuccioli) erano reclusi in un appartamento a Locarno, nelle vicinanze dell’istituto Casa Anziani San Carlo. Quando gli agenti della Polcomunale, accompagnati da un’ispettrice dell’Ufficio del veterinario cantonale, a seguito di più segnalazioni concomitanti hanno aperto la porta, non potevano credere ai loro occhi. Gli animali, che verosimilmente non uscivano mai da quell’appartamento, erano tenuti in condizioni a dir poco precarie. Una bomba igienica: puzza, escrementi ovunque, poco cibo, poca acqua, e chiasso infernale.

I cani sono stati immediatamente sequestrati e trasferiti al rifugio di Gnosca della Protezione animali di Bellinzona, dove sono stati visitati da un veterinario e accuditi dal personale della struttura. Il grave episodio, risalente a lunedì scorso, ci è stato confermato dal veterinario cantonale, Luca Bacciarini. I poveri animali erano di proprietà di una coppia che li allevava probabilmente per poi venderli. Non tutti gli animali erano identificati tramite microchip e la documentazione era limitata, quindi risalire alla loro provenienza non sarà evidente. Non può essere escluso che alcuni esemplari arrivino anche dall’Europa dell’Est.

A questo proposito il veterinario cantonale richiama l’attenzione sui rischi legati all’acquisto di animali da compagnia. Occorre sempre verificare che la documentazione fornita con l’animale sia completa e che chi vende il cucciolo sia effettivamente l’allevatore.
In caso d’importazione sono sempre necessari microchip, passaporto ufficiale e vaccinazione antirabbica valida. In alcuni casi sono da adempiere condizioni supplementari. Per maggiori informazioni: www.ti.ch/vet.