L'importante decisione strategica è stata presa dal Cda nella sua ultima seduta. Il concorso verrà bandito a giorni
Il Consiglio di amministrazione della Palacinema Sa ha rotto gli indugi sulla necessità o meno di una figura direzionale per la Casa del Pardo e polo audiovisivo. Settimana prossima sarà infatti bandito il concorso per l’assunzione di un direttore (o direttrice) al 50%. Si tratta inizialmente di un mandato biennale, rinnovabile, al termine del quale verrà stabilito se la percentuale di occupazione è sufficiente (o eccessiva) rispetto al “cahier des charges”.
Al di là di questi dettagli “amministrativi”, quella presa nell’ultima seduta di Cda è senza dubbio una decisione importante, strategicamente centrale nel rafforzamento del Palacinema quale polo di riferimento in ambito audiovisivo su scala non soltanto svizzera e non soltanto europea. I compiti che attendono il futuro direttore spaziano infatti dalla “promozione del Palacinema come polo locarnese nell’ambito della filiera dell’audiovisivo” allo “sviluppo di nuove idee e iniziative”, gestendo naturalmente questi stessi progetti. Un aspetto altrettanto importante – da più parti e fin dall’inizio evocato per un miglior funzionamento delle dinamiche interne fra gli inquilini – è la cura delle relazioni fra di essi, espressamente indicata fra i compiti per “favorirne la collaborazione e lo sviluppo di sinergie”. Si tratta, aggiungiamo, di cementare dei rapporti che appaiono comunque già improntati alla collaborazione, stimolando al massimo la nascita di iniziative comuni che permettano ai vari attori di beneficiarne singolarmente ma anche come “comunità”.
Non è tutto, perché il nuovo direttore sarà anche chiamato a “curare la relazione con Cda, servizi del Comune, autorità politiche e terzi”, “gestire la comunicazione interna ed esterna in modo coerente ed efficace” e “promuovere la gestione del marchio Palacinema sia in ambito turistico, sia nella filiera dell’audiovisivo, a livello nazionale e internazionale”. Un altro compito di primaria importanza indicato fra gli “estremi” del bando è quello riguardante il coordinamento della commissione culturale di esperti del settore audiovisivo (commissione cui nei mesi scorsi era stato chiesto di riflettere proprio in merito al profilo di un direttore/coordinatore cui fare riferimento). E v’è, infine, un aspetto più amministrativo ma non meno impegnativo rispetto agli altri: “Supervisionare la gestione dell’area immobiliare e l’attività amministrativa e finanziaria della Palacinema, in collaborazione con l’Ufficio tecnico comunale e i Servizi finanziari della Città”. Per assolvere al meglio questi compiti l’asticella dei requisiti è stata posta, comprensibilmente, piuttosto in alto. Si parla infatti della necessità di aver conseguito un Master in scienze audiovisive (o titolo equivalente); ma è un “atout”, questo, considerato non imprescindibile, visto che in alternativa potrebbe bastare una comprovata esperienza pluriennale nell’ambito del settore audiovisivo (la famosa “Università della vita”, che a volte vale più di mille lauree). Comunque, non si deroga da “esperienza e conoscenza del settore culturale svizzero”, da “comprovate capacità gestionali, e più specificatamente in ambito di project management”, nonché da una più che logica conoscenza della filiera dell’audiovisivo, “sia a livello tecnico, sia a livello relazionale”. Visione strategica, flessibilità e autorevolezza (oltre alle lingue nazionali e all’inglese) rappresentano infine un bagaglio aggiuntivo che l’aspirante direttore dovrà essere in grado di portare con sé.