Il Parlamento ha votato il credito di 1,18milioni per il nuovo hangar 1 e il contributo alla centrale termica. Ma altri progetti sono ormai in fase di decollo
Lugano Airport ‘annaspa,’ Locarno invece rilancia (anche per la parte civile). È di queste ore la notizia dello stanziamento, da parte del Gran Consiglio ticinese, del credito di 1,187 milioni per il comparto dell’aeroporto cantonale destinato alla progettazione del rifacimento della storica aviorimessa numero 1 (edificata tra il 1938 e il 1939 dall’Aero club con l’aiuto dei Comuni) e, parallelamente, alla partecipazione alla costruzione della nuova centrale energetica a legna eseguita da Armasuisse (una grande “stufa” alla quale andranno ad allacciarsi buona parte delle strutture civili dell’aviosuperficie sulle rive del Lago Maggiore). I lavori di quest’ultima opera dovrebbero iniziare nel corso dell’estate.
Per quanto attiene l’aviorimessa, i cui ultimi interventi di ristrutturazione risalgono a oltre un decennio fa, dopo aver valutato l’ipotesi del risanamento (senza smantellamento) si è deciso di optare per la demolizione con ricostruzione a nuovo. La sezione della logistica del Dipartimento finanze ed economia, d’intesa con la Direzione dell’aeroporto (Dipartimento del Territorio), avvierà ora la progettazione definitiva dell’hangar 1, finalizzata all’ottenimento dell’approvazione edilizia federale. L’investimento complessivo si aggirerà sui 5 milioni di franchi. Il progetto prevede che le destinazioni d’uso all’interno della struttura siano l’hangaraggio e la manutenzione di aeromobili per le strutture che si affacciano verso sud. I servizi logistici e operativi verranno invece raggruppati in un corpo unico che si sviluppa su tre piani. La progettazione sarà integrata nel piano di comprensorio che permetterà di migliorare l’immagine urbanistica dell’aeroporto. Interessante notare come il progetto rappresenti un ottimo esempio di stretta collaborazione tra due Dipartimenti cantonali, il Dipartimento federale della difesa, delle protezione della popolazione e dello sport e la RUAG SA (l’azienda svizzera più importante nel settore della manutenzione aeronautica).
Maggiori spazi per gli elicotteri e allungamento della pista di decollo
Le due costruzioni citate, tuttavia, non saranno le sole ad interessare, da vicino, il futuro prossimo dell’Aeroporto di Locarno. A livello di progettualità, infatti, c’è dell’altro. Tra le opere infrastrutturali che serviranno a garantire un futuro all’aviosuperficie figurano anche l’ampliamento del capannone di Eliticino (azienda del gruppo Swiss Helicopter, leader a livello svizzero nel settore). Anche in questo caso, per migliorare le condizioni di lavoro e garantire all’utenza un punto di riferimento efficiente e moderno nel settore della manutenzione dei velivoli ad ala rotante, si rende necessario un ripensamento degli spazi attuali, ormai esigui. La domanda di costruzione da parte dei promotori dovrebbe essere inoltrata entro la fine della primavera.
Garantire occupazione qualificata e indotti per il territorio
Nella strategia di rilancio di Locarno non può, infine, mancare il mini allungamento della pista, dettato come noto da esigenze di sicurezza operativa. La richiesta della licenza edilizia è da prevedere per fine primavera. Tutti questi progetti strategici – che confermano la valenza nazionale dell’Aeroporto di Locarno quale terzo a livello svizzero se non si considerano quelli con traffico di linea/charter, capace di attrarre e produrre occupazione qualificata per il territorio – rientrano nelle decisioni adottate negli scorsi anni dal Consiglio federale (nel 2014, con il Piano settoriale delle infrastrutture aeronautiche) dal Gran Consiglio (2014, con il PUC del parco del Piano di Magadino), dal Consiglio di Stato (2009, con il Piano direttore) e dal Consiglio comunale di Locarno (due anni fa, nell’ambito della revisione del Piano regolatore). Una garanzia di sviluppo sostenibile, attraverso il coinvolgimento di privati e amministrazioni pubbliche.