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Ricucitura a Roveredo: ‘Il lavoro sta dando i primi frutti’

Rimane comunque da definire il progetto di riqualifica del centro paese, ora rallentato da un postulato del Consiglio comunale. Ma l’Esecutivo tira dritto

L’area della Ricucitura vista dalla Collina di Carasole. Davanti il nucleo di Piazzetta con i suoi portici
14 agosto 2024
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È passato ormai un anno e mezzo dalla rinuncia del gruppo immobiliare Alfred Müller Ag a investire 40-50 milioni di franchi per la riqualifica della zona centrale del paese di Roveredo, rimasta libera dopo lo smantellamento del tracciato dell’A13 che fino al 2017 tagliava in due l’abitato. Il progetto di Ricucitura, che nei piani del Comune deve fungere da motore di crescita economica, sociale e culturale, prevedeva la realizzazione di tre piazze e di un parco pubblico di quasi 7’000 metri quadrati, così come edifici residenziali e commerciali. Al termine di un lungo iter, nell’agosto del 2022 il governo cantonale aveva approvato il piano d’area, contro il quale non erano stati presentati ricorsi. Dopo anni di lungaggini ma comunque all’insegna dell’ottimismo, manifestato a più riprese dalle autorità comunali, la notizia della rinuncia della società immobiliare era giunta inaspettata proprio nel momento in cui la fase di pianificazione sembrava finalmente aver messo l’operazione sul binario giusto. Nel marzo del 2023 la palla è dunque nel campo del Comune, dettosi subito determinato a riprendere il progetto, cercando di trovare nuovi investitori. Anche alla luce del manifestarsi di altri investitori privati, l’Esecutivo aveva infatti istituito una commissione Ricucitura, composta sia da membri del Municipio, sia da specialisti (giuristi, pianificatori ed economisti). Commissione affiancata da gruppi di lavoro d’appoggio, tra cui uno di carattere politico con membri del Consiglio comunale. Tuttavia, l’assetto definito è stato oggetto di un postulato, presentato dal gruppo Indipendenti e approvato dalla maggioranza del Legislativo durante la seduta dello scorso mese di giugno. Una decisione che sancisce che la composizione della direzione del progetto di Ricucitura dovrà dunque essere stabilita dallo stesso Consiglio comunale. E agli occhi del Municipio, si tratta ovviamente di una nuova battuta d’arresto.

Sindaco Gianpiero Raveglia, come intende procedere l’Esecutivo?

Il Municipio è rimasto molto perplesso. Il testo del postulato sulla direzione di progetto, presentato dal gruppo Indipendenti tramite Alessandro Manzoni, è alquanto stringato e chiede unicamente “che la direzione di progetto della Ricucitura sia nominata dal Consiglio comunale e venga ridotta al solo comitato direttivo”. Il postulato stesso non contiene una motivazione. Quale ex sindaco, Alessandro Manzoni è notoriamente favorevole al progetto di Ricucitura, per cui non si capisce bene quale sia l’intento, tanto più che la Commissione è già operativa e il suo lavoro sta dando i primi frutti. La Commissione, pur affrancata da membri del Municipio (che hanno comunque una formazione giuridica o tecnica), ha soprattutto un carattere tecnico e la sua nomina rientra nelle competenze esecutive del Municipio, rientrando del resto nella categoria delle “commissioni e gruppi di lavoro con incarichi particolari temporanei” di competenza municipale. Non si tratta infatti di una commissione permanente o temporanea del Consiglio comunale, che va nominata dallo stesso Legislativo.

Quindi?

Si può quindi intuire che il postulato non potrà avere un grande effetto pratico, poiché le competenze date per legge non possono essere modificate da una decisione del Consiglio comunale e tanto meno da un postulato. Il postulato, proceduralmente, ha per effetto di far chinare il Municipio sulla questione. Il Municipio dovrà poi formulare una proposta con le proprie osservazioni alla Commissione competente del Consiglio comunale. L’Esecutivo è sicuramente disponibile nel raccogliere suggerimenti utili provenienti dal Consiglio comunale, ma nulla più. Ogni organo comunale deve sapersi prendere le proprie responsabilità nelle rispettive sfere di competenza. Allo stato attuale (ma la questione non è ancora stata definitivamente vagliata dal Municipio) non vi sono dunque le premesse per dar seguito al postulato Manzoni.

Cosa ha fin qui definito il gruppo di lavoro?

La concezione del gruppo di lavoro e la definizione dei suoi membri sono state concretizzate solo nei primi mesi del 2024. Nella seduta costitutiva dell’11 aprile scorso, il gruppo di lavoro ha cercato di fare il punto della situazione, ma per il momento è prematuro dire cosa cambierà rispetto al progetto iniziale. Una ipotesi che va valutata è la possibilità di eseguire il progetto vincente (architetto Gazzaniga) suddividendolo in almeno due tappe, a condizione però che venga mantenuta l’unitarietà del progetto, che era ed è il punto forte di tutta l’operazione. Deve essere garantita una qualità urbanistica e architettonica, che possa sia valorizzare il nucleo storico di Piazzetta, sia incrementare l’attrattività economica e sociale della zona e di tutta Roveredo. Visto l’interesse manifestato da altri investitori, vi sono comunque le basi economiche per portare avanti il progetto.

A che punto è il piano di finanziamento? Oltre all’interesse di alcuni investitori privati, sono stati coinvolti altri partner, magari enti pubblici?

Le questioni qui poste sono premature e non sono ancora state affrontate dalla Commissione. L’idea è comunque quella di coinvolgere anche gli enti pubblici, in primis il Comune stesso. L’intento sarebbe in particolare quello di trasferire l’amministrazione comunale in uno degli stabili da costruire in Piazzetta, anche per liberare spazi nel Centro regionale dei Servizi a favore dei servizi cantonali e regionali che già attualmente necessiterebbero di nuovi uffici. Un’amministrazione comunale nuovamente al centro del borgo permetterebbe inoltre di rafforzare il legame con la popolazione e con la vita sociale ed economica di Roveredo. G.R.