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Anche Mesocco ha ora il suo zoo… dipinto sui muri

Grazie alle opere del duo Nevercrew, l’iniziativa promossa dal Mini Museum of Modern Art Misox mira anche a far riflettere sul rapporto tra uomo e natura

Non ci sono gabbie. O forse sì?
(Nevercrew)
12 agosto 2024
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Stambecchi, pecore, cervi e marmotte, ma anche zebre, gorilla, panda ed elefanti. Anche Mesocco avrà presto il suo zoo, seppur in modo figurato. Il duo Nevercrew – fondato nel 1996 dagli artisti svizzeri Christian Rebecchi e Pablo Togni e specializzato in arte urbana – ha infatti dipinto varie specie di animali su 13 muri delle varie frazioni del Comune. «L’idea è quella di proporre un percorso artistico e culturale che permette di scoprire il territorio, promuovendo contemporaneamente concetti di sostenibilità ecologica e sociale», spiega a ‘laRegione’ Luca Cereghetti, membro di comitato del Mini Museum of Modern Art Misox (Mmomam) – un progetto culturale situato all’interno dell’antica panetteria del paese che mira a coinvolgere le scuole, la cui sede è nelle vicinanze, e a mettere a disposizione gratuitamente un piccolo spazio per artisti – che ha promosso questa iniziativa. «L’intenzione, condivisa da Nevercrew, e quella di stimolare nel pubblico una doverosa riflessione sugli effetti degli atteggiamenti umani sulla natura e sul mondo animale in particolare». Opere, solitamente realizzate in grandi città, che in un contesto periferico spiccano parecchio. «Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa, che abbiamo immediatamente sostenuto ad esempio mettendo a disposizione superfici pubbliche», afferma da parte sua il sindaco Mattia Ciocco. Un’iniziativa che può fra l’altro anche fungere da attrazione turistica: «Grazie a questo ‘zoo’ i visitatori potranno scoprire le particolarità delle nostre frazioni in un modo un po’ diverso dal solito».

Animali, fotografie e specchi

L’iniziativa è da subito piaciuta molto a Nevercrew, anche perché «non avevano mai realizzato opere che formassero un percorso», spiega Cereghetti. «La sfida per loro era quindi quella di legare le opere con un filo logico, rappresentato dai concetti di fotografia e specchio che si trovano in tutti i dipinti. Fotografie e specchi che simboleggiano delle gabbie, anche se, d’altra parte, in questo caso si tratta di uno zoo senza gabbie, nel quale gli animali non sono rinchiusi. ‘Lo Zoo di Mesocco’ è quindi un titolo volutamente provocatorio che mira a generare curiosità e attirare l’attenzione sulla tematica della sostenibilità, essendo il concetto di zoo in contrasto con il messaggio che vogliamo promuovere».

Arte urbana in periferia

Non da ultimo «volevamo pure dimostrare che queste opere solitamente realizzate in contesti urbani possono trovare spazio anche in una zona periferica», sottolinea Cereghetti. «In un piccolo villaggio hanno un impatto visivo molto maggiore rispetto a una grande città: è impossibile non notarle». E visto che i dipinti sono già visibili, un primo obiettivo è già stato raggiunto: «In paese si sente già dire ‘ho visto la balena, gli elefanti e gli stambecchi’. In sostanza se ne parla già molto in modo positivo. E parlarne, oltre a promuovere il progetto, permette anche di sensibilizzare».

L’intenzione è ampliare il percorso

Finora è stata completata la prima fase: su muri pubblici e privati nelle diverse frazioni – compresi San Bernardino e Pian San Giacomo – sono state realizzate 13 opere. L’intenzione è però quella di ampliare il percorso: «Abbiamo l’ambizione di rendere questo progetto vivo nel tempo. In altre parole vorremmo realizzare altre opere nel corso dei prossimi anni», precisa Cereghetti. E alcune potrebbero già essere visibili nei prossimi mesi.

Inaugurazione con festa il 24 agosto

L'inaugurazione ufficiale è prevista sabato 24 agosto a partire dalle 8. Per l’occasione sarà organizzata una festa di paese alle Scuole comunali. Sarà inoltre possibile visitare gratuitamente tre percorsi (breve, medio e lungo) accompagnati dai responsabili del progetto oppure autonomamente. Sono anche previsti a giochi e concorsi per bambini e un pranzo con concerto (per la partecipazione è richiesto un contributo di 10 franchi che sarà interamente devoluto alla raccolta fondi per i danni causati dal maltempo nel Moesano durante lo scorso mese di giugno). Non da ultimo durante la mattinata, alle 11.30, il museo Mmomam aprirà le sue porte. I vari percorsi che al momento vanno dai circa 8 km di quello lungo ai quasi 4 km di quello corto saranno segnalati su www.mmomam.com. Percorsi lungo i quali saranno anche posate informazioni e codici Qr che rinviano ad esse.