La seconda edizione della manifestazione dedicata all’arte urbana accoglierà artisti locali e internazionali e darà spazio all’arte dei ragazzi del comune
Intergenerazionalità. Questa la parola chiave della seconda edizione di Urban Art Chiasso. Come presente e passato della street art si intrecciano sulle pareti della cittadina, così anche le giovani generazioni con quelle più anziane. Fulcro della manifestazione all’insegna dell’arte urbana sarà infatti il Centro giovani in via Generale E. Guisan, al cui interno è presente anche l’Associazione terza età del Ticino (Atte). Centro che, grazie alle abilità pittoriche del duo Ciclope, composta dagli argentini Maria Pilar Tolosa e Julián Facundo Razquin, vedrà le proprie pareti arricchirsi di colori, forme e significati. Ma le iniziative non finiscono qui. Chiasso accoglierà anche due grandi balene firmate da Nevercrew in piazza Indipendenza e dedicherà il grande muro del campetto sportivo di via Volta ai giovani artisti che potranno usarlo come palestra per esercitarsi. Proprio quel campetto sarà teatro della giornata inaugurativa prevista per il 21 settembre che culminerà alle 18 con una parte ufficiale con le autorità e un aperitivo offerto alla popolazione.
L’edizione 2024 declinerà dunque il tema dell’intergenerazionalità con sfumature diverse. Su tale concetto si baserà in particolare il primo dei tre interventi sul territorio. Il progetto artistico di Ciclope, che ha già iniziato a prendere forma negli scorsi giorni, metterà alla luce un’opera murale composta da una combinazione di elementi naturali e design geometrici, creando composizioni che riflettono la stretta connessione con la natura e il paesaggio urbano. A sbocciare sulla parete del Centro giovani saranno in particolare tre fiori: il myosotis selvatica blue (comunemente chiamato ‘Non ti scordar di me’), la pteridophyta (anche conosciuta come ‘Felce’) e la crepis aurea, tutti caratteristici del Canton Ticino. Ma a essere coinvolti nel progetto saranno anche i ragazzi del Centro giovani. Mercoledì 18 settembre verrà infatti organizzata per loro una merenda condivisa durante la quale potranno relazionarsi con Maria e Julián per conoscere l’opera e i suoi retroscena.
I ‘Non ti scordar di me’ rappresentano anche la volontà di Chiasso di dar vita a un progetto a lungo termine, dando vita a qualcosa di duraturo, che unisca di generazione in generazione.
La seconda iniziativa è un esempio di intervento di arte urbana, ovvero l’installazione temporanea di due enormi balene create da Pablo Togni e Christian Rebecchi che fluttueranno per tutta la giornata di sabato 21 settembre sulla piazza Indipendenza. Nata in Ticino, Nevercrew esplora il rapporto tra uomo e natura con un focus sui temi ambientali e sociali. L’installazione si intitola ‘Din’ e così è descritta dagli artisti: “Le balene escono dallo spazio chiuso e sono qui messe in relazione con la vera città, divenendo presenze inevitabili, al contempo oppresse da ciò che le circonda e a loro volta capaci di immergere simbolicamente gli ambienti negli oceani di cui richiamano l'esistenza. Ancora un gioco di ruoli, posizioni e proporzioni, di distanze e collegamenti, e il rimando all’equilibrio naturale e globale di cui ognuno è parte attiva”.
Il terzo elemento costitutivo di questa seconda edizione è in relazione diretta all’interpellanza dei consiglieri comunali di Chiasso Yuri Bedulli e Kavashar Ratnam che chiedevano alle autorità di sostenere anche progetti di street art che coinvolgessero i giovani del comune. Detto fatto. Il Comune dedicherà infatti il muretto del campo sportivo polivalente ‘Mosaico’ di via Volta proprio a loro, i giovani che vogliono sperimentare nella legalità questa forma d’arte. Sempre il 21 settembre, gli interessati potranno approfittare della presenza di un artista che spiegherà loro le tecniche di base della street art e usufruire del materiale messo a disposizione dal Comune. C’è tutto: una parete, pennelli, vernici e bombolette spray. E continuerà a esserci, proprio per quella volontà di rendere duraturo questo progetto artistico.
Lo scorso anno a impugnare pennelli, colori e passione, sono stati quattro artisti. La crew Truly Design in vicolo dei Calvi ha dato vita a ‘Le grandi cicogne’, rappresentate in un momento di migrazione sul muro del parcheggio Gambrinus. A Mona Caron è toccata la parete della casa di riposo Tertianum Comacini, in via degli Albrici, sulla quale ora regna la sua ‘Bardana minore’. Ad arrampicarsi sui muri non solo la pianta selvatica simbolo di resilienza, ma anche ‘Roberto’, protagonista della terza opera murale di Sir Taky in via Odescalchi. L’ultima artista, Atentamente una Fresa, ha dipinto il murale surrealista pop ‘Ventanas abiertas’ (finestre aperte) sull’Acquedotto Pra’ Tiro. La performance di street art è stata inoltre accompagnata dalla mostra allo Spazio Officina ‘From tag to art: dai graffiti all’artivismo di Banksy… e oltre’, curata da Patrizia Cattaneo Moresi e Nicoletta Ossanna Cavadini.
L’evento, organizzato dal Comune di Chiasso e coordinato da Francesca Cola Colombo, responsabile dell’Ufficio promozione e marketing del Comune di Chiasso, con la curatela di Patrizia Cattaneo Moresi, presidente dell’associazione Arte urbana Ticino, in caso di maltempo verrà rinviato a sabato 5 ottobre.