Grigioni

A13: entro il 10 luglio la prima corsia, l’altra entro fine anno

Questo l’obiettivo temporale rivelato oggi sul cantiere dal direttore di Ustra sud Marco Fioroni per l’autostrada ceduta fra Lostallo e Soazza

(Ti-Press/Golay)
26 giugno 2024
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«L’obiettivo è riaprire una corsia per senso di marcia, sulla carreggiata nord-sud, quella più vicina alla montagna, entro il 10 luglio. Per il resto, è ancora un po’ ambizioso esprimersi sulla tempistica riguardo al ripristino totale del tratto autostradale collassato: è immaginabile che avvenga in autunno, prima dell’arrivo dell’inverno». Queste le parole di Marco Fioroni, direttore della filiale sud dell'Ufficio federale delle strade (Ustra), intervenuto sul cantiere avviato lunedì fra Lostallo e Soazza per il rifacimento del tratto di A13 ceduto a causa della furia del maltempo.

Quindici escavatori e 50 addetti ai lavori

Nei pressi del ponte di Boffalora – dove venerdì sera attorno alle 20 la furia della Moesa, deviata dalla fuoriuscita di un riale laterale ha dilavato 200 metri di autostrada – sono una quindicina gli escavatori in azione. Si lavora alacremente, ma durante l'incontro con la stampa organizzato questa mattina da Ustra, è stato spiegato che la priorità è ovviamente quella di garantire la sicurezza degli addetti ai lavori (in totale una cinquantina, trenta operai più una ventina di persone tra ingegneri, tecnici e direzione del cantiere). Con molta attenzione, va dunque tenuto costantemente d’occhio il livello dell’acqua del fiume Moesa che può repentinamente modificarsi. In questo senso, ha spiegato Fioroni, è stato predisposto un dispositivo di emergenza che, in caso di allerta di forti temporali, prevede l’evacuazione tempestiva, entro 30 minuti, dell'intera area di lavoro. «Abbiamo una specialista, un idrogeologo che tiene sotto controllo il fiume. Nell’eventualità di un pericolo, scatterebbe l’allarme annunciando agli operai di mettersi in sicurezza negli appositi punti definiti dal piano di evacuazione. Non è un allarme che impone di andarsene entro un minuto, abbiamo almeno mezz’ora per lasciare la zona».

Suddiviso in diverse zone e priorità, il cantiere si concentra in questi giorni sul ripristino del corso naturale del fiume, delimitando la zona di lavoro da acqua, massi e detriti. Si lavora anche per rimuovere il materiale sceso dal riale laterale che ha fatto deviare la Moesa. In parallelo, nel limite delle possibilità offerte dalla sicurezza, sono in corso le operazioni preliminari per ricostruire il rilevato autostradale. «Un’operazione difficoltosa – ha riconosciuto Fioroni –, poiché lungo il tratto distrutto c’è un cavo ad alta tensione che garantisce la corrente a tutta la regione». Onde evitare possibili danneggiamenti, è dunque ancora presto per potersi avvicinare troppo con i macchinari. «Prima bisogna realizzare un tracciato provvisorio per il cavo, e solo allora potremo mettere fuori esercizio quello attuale e poter così iniziare il vero intervento». A questo punto inizierà la fase di riempimento per la ricostruzione della strada sulla corsia nord-sud. Per la paventata apertura del 10 luglio, si prevede di rendere percorribile una superficie larga circa 7,5 metri (3,5 per senso di marcia), comunque inferiore rispetto alla larghezza originale della corsia, meno colpita rispetto alla sud-nord di cui non è rimasto nemmeno un metro di terra. «Ovviamente l’avanzamento del cantiere dipenderà dalle condizioni meteorologiche, ma anche dal tipo di materiale che dovremo estrarre. Ci sono infatti dei grandissimi massi che non possono essere spostati con le macchine e devono quindi essere fatti brillare. Inoltre, non sappiamo cosa troveremo quando andremo a scavare. Quindi la tempistica è veramente un’incognita».

Accessibilità per i turisti nel Moesano

In seguito agli ultimi aggiornamenti relativi alla viabilità nella nostra regione, l'Ente turistico regionale del Moesano in un comunicato ribadisce che i turisti che hanno prenotato nelle strutture ricettive e appartamenti di San Bernardino, Mesolcina e Calanca, così come i proprietari di abitazioni secondarie, “possono accedere e circolare nel Moesano mostrando la prenotazione, al fine di raggiungere la loro destinazione”. Questa misura è stata adottata per garantire la continuità del flusso turistico e per sostenere le attività locali in questo periodo di difficoltà. L'Ente turistico assicura il proprio impegno volto a “garantire che la situazione si ristabilisca al più presto, in collaborazione con le autorità competenti e in conformità con le esigenze di sicurezza e di ripristino della media Mesolcina”. Nel concreto, i turisti sono invitati a portare con sé la conferma della prenotazione e a mostrarla alle autorità locali qualora venga richiesta lungo la strada. Info 091 832 12 14 e info@visit-moesano.ch.