Per decidere sul raddoppio dell’imposta comunale relativa al trapasso di proprietà fondiaria
Domanda di referendum riuscita avendo la cancelleria comunale di Roveredo certificato la regolarità di 280 firme depositate nei tempi previsti. Perciò il 3 marzo i cittadini votanti saranno chiamati alle urne per esprimersi sul raddoppio dell’imposta comunale relativa al trapasso di proprietà fondiaria (terreni edificati e non edificati), misura decisa dalla maggioranza del Consiglio comunale lo scorso 21 dicembre. Contestata dunque la modifica dell'articolo 4 della Legge comunale sulle imposte che finora prevedeva un prelievo dell’1% del valore di transazione per ogni mutazione di proprietà (escluse mutazioni da successioni). Con la recente decisione del Cc l’aliquota è stata raddoppiata passando al 2%. Cio che secondo i referendisti – primo firmatario il segretario dell'Udc Moesa Paolo Taddei – andrebbe a “gravare in modo importante sui costi dei futuri acquirenti di terreni e stabili, mettendo in ulteriore difficoltà (vedi rincari costruzioni, ipoteche e altro) principalmente chi vorrebbe avere un’abitazione in proprietà”. A questo si aggiunge che i proprietari di abitazioni “sono già sufficientemente tartassati da tasse e imposte (imposta sulla sostanza, imposta immobili, reddito locativo, imposte sul plusvalore), invece di essere aiutati”. Questo ulteriore aumento di imposte “porterebbe invece al Comune ben poco rispetto a quanto veramente dovrebbe incassare per realizzare i molteplici progetti in corso e altri già pianificati, dimenticando che si potrebbero pareggiare i conti con altre tasse e soprattutto con il risparmio”. In definitiva i referendisti invitano i roveredani a respingere “questo tentativo di creare ulteriori e inutili imposte, che vanno a colpire unicamente una parte fragile e già penalizzata di cittadini, illudendosi di risolvere gli importanti problemi finanziari”.