È in esposizione la linea guida territoriale del Comune, un documento strategico che definisce i principali campi d’intervento nei prossimi 15-20 anni
«L’obiettivo è aumentare l’attrattività del comune di Grono, rendendolo un luogo ancora più allettante dove vivere, ma anche lavorare». Il sindaco Samuele Censi è convinto che, «grazie alla sua posizione centrale, alle ottime vie di accesso e alla sua vicinanza con il Bellinzonese», nei prossimi anni «gli abitanti cresceranno ulteriormente». Una crescita che evidentemente rappresenta anche una sfida, visto che saranno necessari più posti di lavoro e servizi per soddisfare le necessità di una popolazione in aumento. «Per quanto riguarda scuola e anziani siamo stati lungimiranti già in passato. Ora si tratta di riqualificare alcune zone industriali-artigianali dismesse, migliorare ulteriormente l’offerta culturale, di svago e le possibilità d’incontro, così come la viabilità nei nuclei».
Queste misure per migliorare l’attrattività di Grono sono strettamente legate alla pianificazione locale. In questo senso è in esposizione pubblica la linea guida territoriale comunale, un documento strategico che definisce i principali campi d’intervento nei prossimi 15-20 anni e che «funge da base concettuale per la pianificazione futura del territorio; in questo senso la commissione preparatoria ha svolto un importante lavoro», precisa Censi. Chiunque ha la possibilità di inoltrare al Municipio proposte e/o osservazioni entro il 18 luglio. Inoltre, il documento sarà presentato alla popolazione e discusso durante una serata pubblica in programma mercoledì 28 giugno alle 20 nell’aula magna delle scuole. «L’obiettivo è quello di generare armonia tra paesaggio, insediamento e traffico», anticipa il sindaco. Una volta terminata l’esposizione pubblica, nei mesi successivi il Municipio valuterà le osservazioni inoltrate, per poi stabilire – entro la fine di quest’anno – la linea guida territoriale definitiva. In seguito, a inizio 2024, si procederà alla revisione totale della pianificazione locale, seguendo il consueto iter politico.
«Lo studio della pianificazione futura è strettamente legato allo sviluppo della popolazione», prosegue Censi. «In questo senso avevamo ricevuto delle stime da parte di Confederazione e Cantone che, a nostro avviso, sottovalutavano la crescita reale. Abbiamo quindi dato mandato alla Supsi di analizzare a sua volta lo sviluppo demografico ed effettivamente, in alcune sue previsioni, ha stimato al rialzo la crescita della popolazione». Ricordiamo che attualmente Grono conta poco più di 1’500 abitanti: il Cantone prevede un aumento di circa 240 persone entro il 2040. Uno scenario della Supsi, invece, stima che gli abitanti potrebbero diventare quasi 1’900. «Negli ultimi anni sono nettamente migliorate le vie di accesso, sia con la circonvallazione di Roveredo sia con il semisvincolo di Grono Nord. Abbiamo zone edificabili con prezzi interessanti rispetto alle aree urbane, un sistema scolastico al passo coi tempi (scuola dell’infanzia ed elementare in paese, scuola secondaria a Roveredo e Mesocco) e, con due case anziani, siamo attenti alle necessità della popolazione più anziana». Inoltre, «proponiamo una fiscalità interessante (moltiplicatore al 90%) e negli ultimi 4-5 anni sono state create strutture economiche che hanno portato importanti posti di lavoro. Nel comune abitano quindi sempre più persone impiegate in loco e non solo pendolari che si spostano nel Bellinzonese. Insomma, possiamo definire Grono, con Roveredo e San Vittore, un polo regionale sul piano socioeconomico. E di conseguenza ci aspettiamo che in futuro l’attrattività continuerà ad aumentare».
Ma concretamente come si intende migliorare ulteriormente l’attrattività del comune? «Stiamo ad esempio lavorando da anni a un progetto di centro sportivo regionale (ndr: è in corso uno studio di massima che prevede la realizzazione di una piscina, un campeggio, una struttura ricettiva, zone di svago e uno scalo per le canoe lungo la sponda della Moesa). Nelle due zone industriali-artigianali agli imbocchi nord e sud del comune non vi sono grandi possibilità di ampliamento, ma c’è sicuramente margine per riqualificare le aree dismesse, così che vengano utilizzate con maggiore qualità». Anche a livello culturale s’intendono fare passi avanti: «Oltre alle numerose attività proposte dalla Biblioteca comunale, nel centro di Grono è nostra intenzione riqualificare l’area dell’ex stazione della ferrovia retica, facendola diventare un centro culturale e aggregativo. Prevediamo poi di valorizzare le carraie comunali, il collegamento tra Verdabbio e Santa Maria, così come i nuclei delle frazioni di Verdabbio e Leggia».
Per quanto riguarda i servizi, il sindaco ricorda che «nella parte a sud del comune (Scimavera), dove sono sorti nuovi insediamenti, sarà realizzato un nuovo negozio di alimentari». Mentre a livello di viabilità, «intendiamo introdurre i 30 km/h in centro paese e stiamo studiando una soluzione per migliorare l’offerta di parcheggi, riordinandoli e mantenendoli vicino a punti strategici». Nell’ambito del trasporto pubblico, invece, «si può migliorare, ma già oggi vi sono collegamenti verso Castione (e quindi con la ferrovia) e Mesocco con cadenza semi-oraria». Non da ultimo, «la nuova pista ciclabile che sarà inaugurata migliorerà il collegamento con il Bellinzonese, valorizzando la mobilità lenta».