Il sindaco Piergiorgio Righetti vorrebbe rendere il comune mesolcinese più attrattivo, come suggerisce la linea guida territoriale che è in pubblicazione
«La possibilità di un aumento della popolazione è concreta». Ne è convinto Piergiorgio Righetti, sindaco di Cama (che a fine 2022 contava 712 abitanti), sottolineando che a sostegno di questa crescita è necessario «garantire servizi e infrastrutture adeguati, così da rendere il comune più attrattivo». E questo è proprio uno degli obiettivi della linea guida territoriale, un documento che contribuisce a implementare a livello comunale i compiti dettati dalla Legge federale sulla pianificazione del territorio e dal Piano direttore cantonale. Pone inoltre le basi per la coordinazione delle attività territoriali a livello sovracomunale.
Fra gli altri obiettivi del documento strategico – elaborato da Stauffer & Studach Raumentwicklung Ag di Coira, nel quale si mettono nero su bianco gli auspici relativi allo sviluppo di Cama nei prossimi 15-20 anni – vi sono ad esempio anche la rivalorizzazione dei nuclei storici, lo sviluppo di un’area dedicata ad attività artigianali, il mantenimento di spazi verdi importanti o il miglioramento dell’offerta per lo svago. Vi è poi la necessità di ampliare, dove fosse necessario, l’infrastruttura e i servizi sulla base della prevista e auspicata crescita della popolazione. «A livello di infrastrutture al momento siamo abbastanza ben dotati», rileva Righetti. «La scuola elementare è stata costruita 20 anni fa e vi è ancora margine in vista di un aumento degli allievi. Questo vale anche per la scuola dell’infanzia che può far capo a uno stabile di recente realizzazione»». In ogni caso «il Municipio, a livello pianificatorio, sta già valutando eventuali altre possibilità di insediamento per un’ulteriore sede delle Elementari in caso di bisogno». A disposizione vi è inoltre un’offerta di prima e doposcuola. Non da ultimo, le scuole secondarie sono relativamente vicine, trovandosi a Mesocco e Roveredo. «Per quanto riguarda gli anziani, è stato recentemente costruito un edificio con 10 appartamenti dedicati a loro: non si tratta di una casa anziani, ma di un luogo dove possono vivere supportati dal servizio di cure a domicilio».
Per rendere il comune più attrattivo bisognerebbe anche offrire più impieghi. «Siamo coscienti – prosegue il sindaco – che non vi sarà la possibilità di sviluppare un numero enorme di posti di lavoro, in particolare in ambito industriale, visto che la zona dedicata a questo settore si concentra piuttosto a San Vittore». Attualmente a Cama risiedono però diversi pendolari, la maggior parte dei quali lavora in Ticino. Righetti ricorda infatti che la località mesolcinese è «ben collegata alla rete di trasporto pubblico». Infatti in poco tempo si raggiunge lo snodo di Arbedo-Castione (rete celere) oppure la stazione di Bellinzona (collegamenti a lunga percorrenza). Inoltre Cama è pure «ben raggiungibile con i mezzi di trasporto privati». In ambito di mobilità, la linea guida territoriale intravede però anche delle opportunità di miglioramento, riqualificando ad esempio lo spazio lungo la strada cantonale o riducendo l’inquinamento fonico provocato dall’autostrada.
Il documento strategico esplicita però anche quali sono le debolezze di Cama. Sempre in tema mobilità si parla di scarsità di posteggi. Il Comune in questo senso aveva previsto la costruzione di un autosilo, parallelamente alla realizzazione di una piazza in centro paese. «I relativi crediti erano già stati accolti dall’assemblea comunale, ma recentemente è stata depositata un’iniziativa popolare che chiede invece di rivedere questo progetto, in particolare la realizzazione dell’autosilo», precisa Righetti. Progetto che rappresenterebbe «qualcosa di importante per il paese, rendendolo, con la piazza, più attrattivo». È ora in corso la valutazione sulla validità dell’iniziativa.
Altro punto debole: la mancanza di un negozio per beni quotidiani in paese. In passato, una bottega era presente, ma ha dovuto chiudere «probabilmente a causa della concorrenza delle grandi catene commerciali che si sono insediate nella regione», afferma il sindaco. Di conseguenza, un eventuale piccolo negozio «sarebbe auspicabile, ma dovrebbe anche essere sostenuto dalla popolazione locale, facendo acquisti in paese». Restando in tema servizi, il Municipio sta «analizzando in modo dettagliato una nuova captazione per l’acqua potabile: con lo sviluppo demografico che c’è stato e che proseguirà, è necessario anche garantire in modo impeccabile questo servizio fondamentale».
Non da ultimo viene anche identificata una mancanza di offerte per lo svago e di spazi per eventi. «Ci sono dei privati interessati a realizzare strutture per il tempo libero, ma sarà la Commissione della pianificazione in collaborazione con il Municipio che valuterà. Valutazioni che terranno conto non solo della pianificazione locale, ma anche di quella regionale». Insomma, anche se le autorità vedono «di buon occhio» uno sviluppo in questo senso, l’intenzione è quella di «evitare doppioni». In questo contesto si inserisce ad esempio il previsto nuovo centro sportivo regionale di Leggia: «A dipendenza di quali saranno esattamente i contenuti, noi sosterremo lo sviluppo di offerte complementari». A Leggia s’intende realizzare una piscina, un campeggio, una struttura ricettiva, zone di svago e uno scalo per le canoe lungo la sponda della Moesa.
La linea guida territoriale comunale è in pubblicazione fino al 17 marzo: chiunque può inoltrare proposte e osservazioni in merito al Municipio. Inoltre questa sera alle 17.30, nella palestra comunale, si terrà una serata informativa.