Sostenuto da un’ampia cerchia politica ha surclassato i due sfidanti. Fuori l’uscente Devis a Marca, Municipio rinnovato per quattro quinti
Così doveva essere e così è stato. Mattia Ciocco, candidato per la lista civica "L’Alternativa" sostenuta dalle principali forze politiche locali, ha stravinto l’elezione per la funzione di sindaco di Mesocco durante il quadriennio 2023-26 la cui legislatura inizierà il prossimo gennaio. Il 37enne architetto di professione, titolare di uno studio con sede nel comune altomesolcinese, con 529 voti si è imposto nettamente sugli sfidanti Fausto a Marca (fondatore della Lega dei mesolcinesi) che ha racimolato soltanto 49 preferenze e John Seghezzi (a digiuno di politica attiva) che ne ha raccolte 33. Completano l’esecutivo rinnovato per quattro quinti: per la formazione "L’Alternativa" l’uscente oggi riconfermato Christian Blumenthal (terzo classificato con 437 voti) e il suo compagno di lista Pascal Barella, primo classificato con 485 preferenze; con loro nell’esecutivo ci saranno i rappresentanti del Centro Mercedes Albertini (giunta seconda con 456 voti) e Walter Jörg quarto con 420. Gli elettori non hanno invece rinnovato la fiducia al municipale uscente Devis a Marca, giunto quinto con meno della metà dei voti rispetto alla concorrenza (206). Gli elettori hanno anche designato il nuovo Consiglio scolastico che sarà formato da Karin Bruni, Myriam Fasani e Shefqet Mavraj. Alta la partecipazione al voto, pari al 73,31%.
Attualmente membro del Consiglio comunale (di cui è stato presidente nel 2020) e anche vicepresidente del Patriziato, grande appassionato di sport invernali tanto da essere stato in passato allenatore in seno allo Sci club San Bernardino, Mattia Ciocco eredita il timone dalle mani di Christian De Tann che lo ha tenuto durante gli ultimi dieci anni. Lo scorso 4 ottobre, motivando su ‘laRegione’ la decisione di non più ricandidarsi considerando anche la sua funzione di presidente della Regione Moesa, De Tann aveva sottolineato l’importante lavoro preparatorio svolto dal Municipio per consolidare le basi pianificatorie del tanto atteso rilancio turistico di San Bernardino, dove negli ultimi anni molto si è fatto per sopperire alla prolungata chiusura degli impianti di risalita principali. Ora, con la discesa in campo del gruppo Artisa intenzionato a investire cifre considerevoli, vi sono le premesse per avviare le fasi progettuale ed esecutiva che verranno presentate prossimamente. Il Municipio ha inoltre avviato le riflessioni per ristrutturare la vecchia stazione ferroviaria destinandola a nuova sede politica e amministrativa del Comune aggiungendo anche una parte per la cultura; risorse importanti saranno anche destinate al miglioramento dell’attrattiva del Castello medievale.
«Si tratta di sfide e progetti allettanti per me e per la nuova compagine municipale, che ritengo essere l’ideale, vista la sua conformazione politica, per poter lavorare in modo compatto verso obiettivi concreti», dichiara a caldo Mattia Ciocco interpellato dalla redazione. Di fede liberale, attualmente il futuro nuovo sindaco è in Cc come indipendente aggregato al gruppo socialista, ed è peraltro membro dell’apposita commissione del Consiglio comunale incaricata di seguire da vicino la riattazione dell’ex stazione: «Per me, più che l’etichetta politica, è importante la voglia di fare bene, meglio ancora se in una squadra coesa che lavora in modo collegiale, nel rispetto delle singole idee e senza ostruzionismo. E considerandomi un ‘realizzatore’, vista anche la professione, sono pronto ad affrontare le molte sfide che vi sono sul nostro ampio territorio che non è solo quello di San Bernardino o solo quello di Mesocco, ma include tutta l’alta valle e tutta la popolazione con le sue esigenze concrete, come ad esempio quella di avere dei buoni servizi in paese». Evidentemente sarà molto importante contare sul giusto sostegno del nuovo Legislativo, anch’esso di prossima elezione: «Speriamo di fare bene anche lì, le premesse ci sono tutte», conclude Ciocco segnalando l’intenzione di riunire in una lista le forze progressiste, liberali e democentriste. L’appuntamento con le urne è fissato fra un mese, domenica 27 novembre.