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San Vittore lanciato verso una migliore qualità di vita

In pubblicazione l’ampio lavoro pianificatorio che tocca zone residenziali, aree di svago, comparto produttivo, edifici pubblici, strade e piazze

(Ti-Press)
14 ottobre 2022
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Densificare qualitativamente le zone residenziali storiche del paese; integrare la nuova scuola comunale e la rifatta ex stazione ferroviaria nella zona strategica ad ampio respiro ‘Al Legh’ trasformandola in un quartiere residenziale con sviluppo insediativo centripeto; ripensare e migliorare l’offerta di spazi pubblici e verdi aggregativi in corrispondenza dei vari servizi utili alla popolazione; inserire nella parte bassa del villaggio un’area per lo svago nella natura con tanto di laghetto nel quale rinfrescarsi; eliminare il traffico pesante lungo il tratto centrale della cantonale (che andrà riqualificato) realizzando come alternativa un’apposita strada di collegamento fra lo svincolo e la zona industriale sfruttando via Giumela; densificare l’area produttiva, laddove non ancora edificata, aggiungendovi una riserva di 20mila metri quadrati per eventualmente estenderla verso sud-ovest; trasformare definitivamente l’ex aerodromo in area di campagna libera archiviando così la vecchia proposta cantonale di destinarne una parte all’ampliamento della zona produttiva; trasformare le vecchie scuole in un centro amministrativo comunale.

Serata pubblica il 18 ottobre

Sono molti gli elementi confluiti nell’ampia documentazione elaborata dallo Studio Habitat.ch di Airolo, su incarico del Municipio di San Vittore, con l’obiettivo di far avanzare il lungo iter avviato alcuni anni fa per migliorare qualitativamente la pianificazione locale in base ai nuovi dettami legali di Cantone e Confederazione, il tutto individuando tramite una pianificazione partecipata i problemi esistenti e i potenziali di sviluppo. Da questa settimana la consultazione pubblica dell’incarto è aperta per la durata di un mese (rivolgersi alla cancelleria comunale) mentre martedì 18 ottobre alle 20 nella palestra si svolgerà una serata di presentazione rivolta alla popolazione. Seguirà, sulla base delle osservazioni rientrate, una valutazione politica e pianificatoria del Municipio, l’aggiornamento degli atti in base alle decisioni che esso prenderà, l’inoltro del malloppo al Cantone per un esame preliminare, l’esame municipale delle osservazioni cantonali rientrate, un ulteriore coinvolgimento della popolazione prima di decidere il prosieguo dei lavori pianificatori, la proposta municipale all’indirizzo dell’Assemblea comunale, la fase ricorsuale e l’inoltro delle decisioni prese al governo cantonale per l’avallo definitivo. In poche parole, altri anni di lavoro.

Vivere l’abitato e il territorio

Tutto ciò considerando peraltro quanto già emerso nel 2018 dai due gruppi di lavoro tematici riservati alla popolazione denominati ‘Vivere l’abitato’ e ‘Vivere il resto del territorio’: fra gli auspici allora già espressi spiccavano quelli di garantire un’adeguata offerta aggregativa a tutte le fasce d’età e cerchie sociali, migliorare la qualità dei paesaggi e degli spazi pubblici e aree verdi integrandoli nella rete della mobilità dolce, creare un centro regionale ricreativo diffuso nel fondovalle da San Vittore a Grono, valorizzare l’ambiente naturale lungo il fiume Moesa quale parco ricreativo, una mobilità dolce più sicura e piacevole, infine promuovere lo sviluppo insediativo centripeto.

Favorire lo sviluppo centripeto

Proprio su questo ultimo punto – considerando peraltro l’importante avanzata demografica del villaggio registrata dal 2010 – i pianificatori suggeriscono di adottare all’interno delle aree già insediate misure per migliorare l’uso di superfici edificabili inutilizzate o non sufficientemente utilizzate, nonché incrementare le possibilità di un’edificazione più intensa: "Lo sviluppo centripeto non andrà inteso come mera densificazione, ovvero aumento degli indici edificatori e costruzione a tappeto di terreni liberi, in maniera indiscriminata e senza la dovuta attenzione alle caratteristiche, alle potenzialità e ai limiti dei diversi luoghi e quartieri, poiché ciò creerebbe ulteriori situazioni problematiche quali, ad esempio, l’aumento del traffico in luoghi inappropriati e la riduzione di spazi liberi e aree verdi". In altre parole, la concentrazione degli insediamenti "dovrà offrire l’occasione anche per riportare una qualità abitativa adeguata del territorio", senza comunque procedere con dei dezonamenti.

Come densificare

Allo scopo di permettere comunque una crescita demografica ed economica, i pianificatori indicano la necessità di "sviluppare nel loro interno le aree, già insediate, residenziali di San Vittore e Monticello preservando la qualità abitativa mediante la valorizzazione e la creazione di spazi e zone d’interesse pubblico e aree verdi, l’integrazione di percorsi pedonali ad uso anche ciclabile, la tutela e riqualifica di aree di valore storico-urbanistico del nucleo, della chiesa e del suo sagrato e dei vicoli, nonché il paesaggio degli orti e dei giardini e dei vigneti". Inoltre nei comparti che dispongono ancora di interessanti riserve edificatorie, essendo i terreni sottosfruttati o non edificati, "si mira a un’edificazione più densa con tipologie architettoniche più compatte (densificazione mirata), onde favorire la realizzazione di interessanti spazi comuni aperti, e che si trovano nelle vicinanze delle fermate del trasporto pubblico o a strutture socioculturali, centrali per la vita comunitaria del paese".

Un laghetto dove rinfrescarsi

Già, ma quale qualità si vuole? "La preservazione del paesaggio verde ancora intatto – sottolinea lo Studio Habitat.ch – costituisce la strategia di fondo per garantire un’adeguata qualità abitativa. La prevalenza degli spazi verdi e l’inserimento ordinato e ben circoscritto degli insediamenti conferiscono bellezza al territorio comunale di San Vittore. Godibili a tutti e, in particolare ai residenti, sono le oasi di ristoro e tranquillità che si possono trovare in aperta campagna, fra le anse del fiume Moesa all’interno della golena, nei boschi e fra i sentieri che costeggiano i vigneti". Da qui la necessità, come accennato prima, di potenziare il parco naturale ricreativo al Pascol Grand aggiungendovi uno specchio d’acqua nel quale bagnarsi, laghetto che potrebbe essere inserito in alternativa vicino alla chiesuola di Santa Croce valorizzando così anche il percorso ciclopedonale che porta verso la golena.