Focus su benessere e progetti futuri nella serata pubblica del Municipio nel quartiere centrale. Non sono mancate suggestioni e richieste di chiarimento
La prevista zona d’incontro in piazza Governo si annunciava come uno dei temi più caldi in vista della serata pubblica organizzata ieri sera dal Municipio nel quartiere di Bellinzona. Ma nella tensostruttura di Piazza del Sole, alla presenza di un centinaio di persone, di commercianti sulle barricate non se ne sono visti. Spazio allora a diversi interventi sulla qualità di vita, da parte di chi la ritiene accresciuta a partire dall’aggregazione ma soprattutto di chi ritiene necessari accorgimenti per aumentarla, più altre domande puntuali poste all’esecutivo turrito che a distanza di tre anni è tornato a incontrare il suo quartiere centrale, popolato da quasi 20mila abitanti.
Ha rotto il ghiaccio un residente nel centro storico secondo cui la qualità di vita «qui è molto disturbata» dal rumore generato dal traffico (l’acciottolato non aiuta) e dalla musica fino a tardi proveniente da esercizi pubblici o in occasione di eventi. «Un tema pertinente, sentito e condiviso da molte persone», ha riconosciuto il sindaco Mario Branda, ricordando però che l’intenzione è quella di riuscire a far convivere le diverse esigenze e sensibilità in una zona comunque piccola abitata da 1’000-1’500 persone. «Ecco perché cerchiamo di resistere alle molte sollecitazioni da parte di chi vorrebbe vedere più eventi serali». Il sindaco ha poi ricordato la prevista zona d’incontro in piazza Governo che imporrà il limite di velocità a 20 km/h e altre modifiche alla viabilità, come la chiusura al traffico di via Orico ma, ha messo in chiaro Branda, non di via Dogana. Altra questione sollevata riguardante il centro storico è la convivenza tra biciclette e pedoni. «Sta diventando veramente pericoloso, specialmente su via Camminata e via Codeborgo. Un problema ancora più sentito nei giorni del mercato», è stato sottolineato dalla sala. Pure questa, ha riconosciuto il capodicastero Sicurezza e servizi industriali Mauro Minotti, è una questione nota: «Anche in questo caso bisogna però trovare il giusto compromesso, perché in fondo ci fa piacere che la gente utilizzi la bicicletta. Tanti sono i turisti che siamo ben contenti di avere in città. Investiremo importanti risorse per valorizzare la Fortezza con lo scopo di rendere più attrattiva la città in ottica turistica, e questo vuol dire anche permettere ai visitatori, ma anche ai residenti, di girare liberamente in bicicletta. Quanto al mercato del sabato, è vero che la segnaletica che impedisce il transito alle biciclette non è rispettata da tutti. Finora la cosa è stata tollerata, ma valuteremo una sensibilizzazione più ‘energica’ da parte degli agenti». Come in occasione della serata pubblica a Gnosca, anche ieri sera sono state segnalate presunte attività di spaccio nella zona della stazione Ffs e del suo viale. «Confermo che sono arrivate delle segnalazioni e abbiamo potenziato le ronde», ha risposto Mauro Minotti, indicando anche l’eventualità di rafforzare il sistema di videosorveglianza.
Sulla qualità di vita influisce anche il drastico aumento delle temperature, è stato evidenziato con particolare riferimento all’afa avvertita durante la scorsa estate. A questo proposito Giorgio Soldini, capodicastero Anziani e ambiente, ha annunciato l’imminente avvio di uno studio per elaborare «una strategia per la promozione di una cultura gestionale del verde pubblico». Rimanendo in tema di sostenibilità, alle quattro postazioni bike sharing già esistenti, entro fine novembre dovrebbero aggiungersene altre 10 nei seguenti punti: casa comunale, San Biagio, scuole Semine, Carasso, Galbisio, piazzale stadio, Bagno pubblico, parcheggio tennis, Molinazzo e via Gerretta.
Annunciate novità per quanto riguarda gli spazi a disposizione dei giovani. «Un progetto che cercheremo di concretizzare ancora l’anno prossimo è quello di un centro giovanile, che immaginiamo nel quartiere centrale di Bellinzona», ha informato Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità, indicando che alcune opzioni circa l’esatta ubicazione sono al momento in fase di approfondimento. Dalla sala anche interessamenti circa la possibilità di avere un giorno sul territorio una facoltà universitaria. Branda ha ricordato come già oggi Bellinzona possa contare sul nuovo Polo di ricerca biomedica in via Chiesa, dove Irb e Ior sono di fatto già affiliati all’Università della Svizzera italiana. «Ci aspettiamo che attraverso lo sviluppo di questo settore un giorno la Città possa ospitare delle vere e proprie facoltà universitarie. Ci sono delle ipotesi per avere filiali del Politecnico federale nel nuovo quartiere officine. Si parla anche di sedi della Supsi, che pure potrebbero trovare un suo posizionamento in questo comparto. Non si tratta ancora di decisioni formalizzate, però abbiamo avvertito più volte l’interesse di trovare nuovi spazi ed è chiaro che la zona che si sta prospettando attorno alle attuali officine sarà davvero interessante».
Riconoscendo che tanto è stato fatto ma che molto resta ancora da fare, Inclusione andicap Ticino ha chiesto di venire coinvolta nelle fasi di progettazione di infrastrutture culturali e viabilità pubblica. Il Municipio ha risposto che il messaggio è già insito nella propria visione, ma di essere consapevole che ancora bisogna insistere. Il capodicastero Opere pubbliche Henrik Bang ha fornito alcuni aggiornamenti su nuove misure previste, come l’ascensore e altre imminenti migliorie a Palazzo civico e gli interventi al Museo di Villa dei Cedri nell’ambito dei lavori di ristrutturazione previsti l’anno prossimo. Si studiano poi soluzioni (non facili) per la Collegiata, e proprio in collaborazione con Inclusione andicap per i castelli. Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità, ha sottolineato «l’importante lavoro» svolto per la messa a norma delle fermate dei bus con marciapiedi rialzati (proprio in questo senso è stato inoltre rinnovato il parco veicoli). Il vicesindaco ha poi citato la recente inaugurazione della passerella ciclopedonale della Torretta (che prevede una serie di accorgimenti per favorire l’accessibilità alle persone con disabilità) e l’accesso facilitato in zona Scuola cantonale di Commercio per arrivare alla golena, realizzato su spinta della Città proprio per permettere a tutti la fruibilità di questo spazio naturale toccato dal grande progetto di rinaturazione attualmente in corso.
Ribaditi dalla sala i problemi avvertiti nella zona di Galbisio dovuti al rumore generato dall’autostrada. «Sicuramente questo sfregio che separa in due il territorio è una delle piaghe del nostro comune – ha detto Gianini, riconoscendo come il traffico sull’A2 sia aumentato raggiungendo circa 60mila passaggi quotidiani. Il capodicastero ha ricordato l’avvio del grande progetto da parte dell’Ufficio federale delle strade per il risanamento con posa di asfalto fonoassorbente su tutto il tratto tra Camorino e Arbedo, che permetterà di ridurre il rumore di 4-5 decibel. Se la copertura dell’autostrada appare un’operazione impossibile (costo ipotizzato un miliardo di franchi), il vicesindaco ha rammentato il progetto paesaggistico denominato ‘Terrazza di Galbisio’ – inserito nel Programma d’azione comunale – per la copertura parziale dell’autostrada. «Stiamo iniziando a muoverci per capire se, purtroppo solo tra qualche decennio, potremo vedere l’opera realizzata». Da Galbisio viene ribadita anche la velocità elevata sulla strada cantonale che passa in mezzo all’abitato. A questo proposito Mauro Minotti ha indicato che si valuterà se eventualmente intervenire con controlli radar supplementari in aggiunta a quelli – ha assicurato il municipale – già oggi effettuati. Quanto ai ripari fonici sull’A2 da Camorino ad Arbedo, come noto la golena ne beneficerà solo in parte (laddove presenti delle abitazioni) perché la legge non contempla il finanziamento di simili opere per le zone di svago. «Questo ci fa particolarmente arrabbiare perché si stanno investendo circa 80 milioni di franchi per la rinaturazione del fiume Ticino, e poi avremmo delle bellissime zone con il rumore dell’autostrada – si è rammaricato Simone Gianini –. Ecco perché stiamo facendo pressione sulla Confederazione, grazie anche alla deputazione ticinese a Berna, affinché si modifichi la legge».
In materia energetica è stato chiesto se non sia possibile fare di più rispetto alle misure comunicate la scorsa settimana, che prevedono in particolare diminuzione dell’intensità dell’illuminazione pubblica, temperatura massima di 20°C negli uffici comunali, luminarie natalizie ridotte, spegnimento delle luci dei monumenti storici alle 22 e raccomandazione ai commercianti di fare lo stesso con le proprie vetrine. Non è possibile spegnere l’intera l’illuminazione pubblica? «Solo se saremo costretti a farlo. Per il momento abbiamo deciso di diminuire l’intensità, perché non si può non tenere conto del sentimento d’insicurezza che avrebbero molti cittadini, soprattutto in alcuni quartieri», ha detto il sindaco ricordando come a Bellinzona si sia proceduto alla sostituzione con lampade a Led di circa la metà dei 7’000 punti luce comportando un «enorme risparmio» di energia rispetto alla situazione precedente. Per Branda è necessario che amministrazione comunale e cittadini agiscano con prudenza, con misure di buon senso volte a non sprecare, «ma al momento le informazioni che ci vengono date non ci fanno temere di dover veramente ‘razionare’ il nostro approvvigionamento», ha sottolineato il sindaco. Cambiando tema, come già riferito lo scorso maggio, Branda ha confermato che, seppur un po’ accantonato dopo l’aggregazione, non è stato abbandonato il progetto per inserire nello stabile ex Birreria di Carasso magazzini comunali e caserma dei pompieri.