Anche l’auspicio di una sede formativa tra i temi dell’incontro tra i rappresentanti della regione e il presidente del governo retico Marcus Caduff
Turismo, formazione e pianificazione i temi al centro dell’incontro odierno tra il presidente del governo grigionese Marcus Caduff e politici e altri rappresentanti di categoria della Regione Moesa. Nella sala del Centro servizi di Roveredo non sono mancati gli spunti per il consigliere di Stato originario della Val Surselva. Il primo a rompere il ghiaccio è stato il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti, il quale ha espresso l’auspicio che possa svilupparsi un progetto legato alla formazione, con una sorta di antenna del Moesano come l’Universita della svizzera italiana (Usi) farà ad Airolo. «Credo che sarebbe un’opportunità creare qualcosa anche qui, magari frutto di una collaborazione tra l’Usi, la Supsi e la Scuola tecnica superiore di Coira. Sappiamo che queste iniziative creano indotto. Potrebbe essere interessante sviluppare un progetto legato a un settore economico strategico della nostra regione, come le cave e l’industria di legname». Su questo punto, anche di fronte alla richiesta di maggior dettagli da parte di Caduff, è intervenuto pure il manager regionale Philippe Sundermann. «A Bellinzona si sta sviluppando il polo della ricerca e c’è l’interesse di Supsi e Usi, anche in vista del previsto nuovo ospedale regionale, di creare un dipartimento indirizzato verso la medicina. E vista la vicinanza con il Ticino la nostra regione potrebbe essere di appoggio e ovviare alla carenza di spazi. Dall’altra parte non sarebbe male avere delle facoltà di appoggio all’industria, che non pe forza deve essere già presente nella regione, e incentivare l’insediamento di startup».
Dal canto suo la sindaca di San Vittore e granconsigliera Nicoletta Noi-Togni ha posto l’accento sul turismo: «Si parla sempre e solo di San Bernardino, ma la nostra regione ha tantissimo altro potenziale, legato anche a importanti opere culturali». Caduff si è detto d’accordo ma ha ricordato che le «iniziative, che il Cantone è sempre pronto a sostenere, devono nascere localmente». Della stessa opinione il granconsigliere Hans-Peter Wellig: «Fino a pochi anni fa sono stato presidente dell’Ente turistico del Moesano, e la grande difficoltà era proprio convincere i cittadini, ma soprattutto i Municipi, che il turismo nella nostra regione inizia a San Bernardino e finisce in Valle Calanca. Il turismo non è solo l’albergo o il ristorante, ma anche altro, penso ai prodotti locali, alla cultura. Ma per questo bisogna lavorare tanto. Se noi non ci crediamo non possiamo aspettare che sia Coira a risolvere i problemi».
A Roveredo la serata è cominciata con una radiografia del Moesano a cura del consigliere di Stato, il quale ha sottolineato la crescita economia (Pil aumentato del 29%, con più lavoratori occupati in tutti i settori) e demografica (+ 12%, con in testa Rossa e Cama) nel corso dell’ultimo decennio. Durante la sua presentazione Caduff ha poi sottolineato l’alto tasso di anziani residenti (il quoziente di anzianità si attesta al 37%) e la bassa presenza di giovani (quoziente di gioventù pari al 26%). «Questi dati – ha detto il presidente del governo – illustrano bene due tendenze: da una parte una società che gode di un notevole benessere, dall’altra un numero crescente di anziani che va ad aumentare il carico finanziario sulla popolazione attiva. E non ci sono giovani che potrebbero sgravare questo carico in un futuro prossimo. Posso dire che si tratta di una situazione simile a quello delle altre regioni grigionesi».
Il dato che più fa riflettere il sindaco di Grono e granconsigliere, Samuele Censi, è l’aumento demografico. «Una tendenza ancora in fase di sviluppo, che tuttavia va in contraddizione con la pianificazione – ha affermato Censi riferendosi ai vincoli fissati dalla Legge federale sulla pianificazione del territorio –. Nella nostra regione solo il Comune di Lostallo non deve dezonare. Questo è un problema e la popolazione è preoccupata. Si spera che si possa ancora invertire la rotta». La pianificazione «è un problema enorme per eventuali nuove aziende desiderate a insediarsi», si è associato il presidente dell’Associazione moesana Arti & Mestieri Giovanni Polti, il quale auspica maggiore impegno di Coira per far valere questo argomento a Berna. Polti ha poi definito molto interessante l’idea di avere un’antenna universitaria.
Dal canto suo Caduff ha risposto di comprendere le grandi difficoltà per i Comuni e per le aziende di adeguarsi alla legge pianificatoria, affermando che il Consiglio di Stato retico continuerà a cercare di far sentire la propria voce. «Nei Grigioni abbiamo 27 abitanti per chilometro quadrato mentre Basilea città 2’500. E questo dimostra che non ha senso avere una legge unica, ma dovrebbe esserci maggiore autonomia cantonale».
In conclusione, a nome del governo Caduff ha affermato di credere fortemente nel Moesano, «una delle regioni più dinamiche del Cantone». Una risposta che non ha pienamente soddisfatto il sindaco di Rossa Graziano Zanardi, il quale sottolineava come in altre regioni il Cantone abbia investito maggiormente per favorirne lo sviluppo.