Una nuova decisione, senza un cambiamento significativo della situazione, verrà presa il 29 dicembre. Vaccinazioni al via dal 4 gennaio
I comprensori sciistici grigionesi rimarranno aperti durante le feste, purché la situazione epidemiologica e le capacità degli ospedali non mutino in modo sostanziale. La situazione sarà valutata giorno per giorno. Questo è quanto deciso lunedì dal Governo sulla base della situazione attuale nei Grigioni. In assenza di cambiamenti sostanziali della situazione, il Governo deciderà nuovamente il 29 dicembre 2020. Inoltre nel Cantone sono in corso a pieno regime i preparativi per effettuare le prime vaccinazioni a partire dal 4 gennaio.
L'evoluzione del numero dei casi nei Grigioni è stabile, la media dei casi positivi si attesta a circa 100 persone al giorno. Attualmente (stato: 21 dicembre 2020) 845 persone si trovano in isolamento, mentre 958 sono in quarantena. Attualmente gli ospedali regionali dispongono delle capacità sufficienti per curare sia le persone ammalate di COVID‑19 sia altre persone, segnatamente quelle vittime di infortuni sportivi. Attualmente il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva rientra nella media; tali reparti non sono sovraccarichi.
La situazione epidemiologica nel Cantone consente quindi di tenere aperti i comprensori sciistici. Poiché anche le condizioni di cui all'art. 5c cpv. 3 lett. b-d dell'ordinanza COVID‑19 situazione particolare sono soddisfatte, i comprensori sciistici nel Cantone possono essere aperti, a condizione che il rispettivo piano di protezione sia stato approvato dall'Ufficio dell'igiene pubblica. I gestori dei comprensori sciistici grigionesi sono consapevoli della responsabilità di cui sono investiti nella situazione attuale. Essi sono disposti ad accettare limitazioni consistenti del numero massimo di persone presenti all'interno del comprensorio sciistico. A tale scopo la vendita di giornaliere sarà limitata. Ai turisti di giornata si raccomanda vivamente di acquistare in anticipo la giornaliera online, laddove possibile.
L'evoluzione del numero di casi può tuttavia cambiare continuamente. Perciò si rende necessario valutare quotidianamente la situazione, al momento l'autorizzazione può quindi essere rilasciata fino al 3 gennaio 2021, purché la situazione non muti in modo sostanziale. In assenza di cambiamenti sostanziali della situazione, il Governo deciderà nuovamente il 29 dicembre 2020.
Per evitare che le capacità degli ospedali, in particolare dei reparti di terapia intensiva, si esauriscano troppo rapidamente, i gestori dei comprensori sciistici sono tenuti ad adottare tutti i provvedimenti necessari per ridurre il rischio di incidenti (come ad es. la messa in sicurezza dei punti pericolosi, la chiusura di piste pericolose, ecc.). Inoltre i gestori devono esortare gli ospiti a ridurre al minimo i rischi. Quali ulteriori provvedimenti, in virtù dell'art. 40 cpv. 1 della legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano (legge sulle epidemie, LEp; RS 818.101) occorre vietare la vendita e il consumo di bevande alcoliche nei comprensori sciistici.
Nel Cantone dei Grigioni sono in corso a pieno regime i preparativi per poter effettuare le prime vaccinazioni a partire dal 4 gennaio, se il vaccino sarà stato fornito e la logistica sarà garantita. Per l'Ufficio dell'igiene pubblica in primo piano vi sono la sicurezza e la fiducia della popolazione. Per tale ragione il Cantone non si farà coinvolgere in una competizione tra Cantoni. Benché il primo vaccino sia stato omologato, sussistono ancora numerose sfide. Ad esempio, la Confederazione non ha ancora emanato raccomandazioni concrete riguardo alla vaccinazione, così come non sono chiarite le modalità secondo le quali sarà garantita la logistica e la disponibilità dello strumento informatico federale per l'amministrazione.
Per i Grigioni vi sarà probabilmente da attendersi soltanto una quantità di vaccino ridotta. Fino alla terza settimana dell'anno saranno a diposizione circa 9000 dosi di vaccino. Ciò corrisponde alla quantità necessaria per circa 4500 persone, siccome viene raccomandato uno schema a due dosi, ovvero una ripetizione a distanza di 21 giorni. La priorità verrà perciò data a persone particolarmente a rischio (donne incinta escluse; dapprima agli over 65, in seguito alle persone con meno di 65 anni e con malattie pregresse) e poi al personale sanitario che ha contatto con i pazienti e al personale che si occupa di persone particolarmente a rischio.