Lo Stato maggiore regionale ha deciso norme aggiuntive a quelle cantonali per assembramenti, carnevali e feste su suolo pubblico
Anche la Regione Moesa, tramite il proprio Stato maggiore, corre ai ripari con ulteriori misure volte a contenere l'aumento da contagi Covid. Con 6 casi positivi negli ultimi 14 giorni, le cifre per Mesolcina e Calanca al momento non sono grandi. Ma, annota lo Stato maggiore, si tratta di persone contagiate sia nella cerchia familiare che in quella degli amici e sul posto di lavoro. Richiamate le disposizioni decise e comunicate oggi dal governo retico, per la regione Moesa da sabato 17 (ore 6 del mattino) valgono le seguenti regole aggiuntive.
1) Sono vietati gli assembramenti di più di 30 persone nello spazio pubblico. Negli assembramenti fino a 30 persone devono essere rispettate le raccomandazioni concernenti l’igiene e il distanziamento sociale, salvo per le persone che vivono nella stessa economia domestica.
2) Vista la situazione attuale e il perdurare della pandemia i festeggiamenti peri carnevali 2021 sono permessi unicamente in ambito gastronomico nel rispetto della direttiva Covid in vigore come pure delle normative Gastro; sono riservate ulteriori restrizioni a seguito dell'evoluzione della situazione pandemica.
3) Sono vietate feste private, o organizzate da associazioni, su luogo pubblico con feste da ballo, discoteca e bar. Al momento le feste private a domicilio non vengono vietate: in questi casi valgono le misure previste a livello federale e cantonale.
Nell'intero cantone Grigioni, quindi anche nella regione Moesa, varranno da domani le seguenti identiche regole
1) L'obbligo di mascherina (in buono stato e indossata correttamente) vige in tutti gli spazi interni accessibili al pubblico. Ciò vale in particolare nei negozi, uffici postali, edifici amministrativi, chiese e spazi comuni religiosi, biblioteche, alberghi e strutture di ristorazione (a parte quando si è seduti al tavolo), centri commerciali, musei, teatri, cinema, stazioni (inclusi i marciapiedi e i sottopassaggi). Non sono considerati spazi chiusi accessibili al pubblico le strutture per l'assistenza ai bambini complementare alla famiglia, le aree destinate all'allenamento di strutture sportive e per il fitness, le banche (sala sportelli e zone self service). Sono esentati dall'obbligo i bambini fino al compimento dei 12 anni e le persone che per motivi particolari, segnatamente di natura medica, non possono portare mascherine facciali. L’uso della mascherina rimane per il resto fortemente raccomandato in tutte le situazioni dove non è possibile mantenere il distanziamento fisico, negli spazi chiusi accessibili al pubblico, come pure nei veicoli privati su cui viaggiano persone non appartenenti a una medesima economia domestica. Nei negozi i gestori devono provvedere alla messa a disposizione di disinfettanti per le mani.
I provvedimenti adottati finora negli istituti scolastici rimangono validi. Coira ha aggiunto delle novità: nelle scuole dell'obbligo pubbliche e private (infanzia, elementari, secondarie, avviamento pratico e speciali) vige l'obbligo di mascherina per tutte le persone adulte che si trovano sull'area scolastica (corrisponde alla zona non fumatori), tranne che nelle aule. Se durante le lezioni non viene rispettata la distanza di almeno 1,5 metri tra insegnanti e allievi, oppure se mancano delle barriere fisiche come i plexiglas, per gli insegnanti vige l'obbligo di mascherina. Questo obbligo non riguarda gli allievi (uso su base volontaria).
Quale novità, per quanto riguarda gli istituti di formazione del grado secondario II (liceo inferiore, scuole professionali, centri dei corsi interaziendali, scuole d'arti e mestieri, formazioni transitorie, scuole medie superiori), del grado terziario, del perfezionamento professionale nonché presso i centri abitativi e le mense di questi istituti vige l'obbligo di mascherina sull'area scolastica, tranne che nelle aule. Nelle mense valgono le regole in vigore per gli esercizi di ristorazione. Se durante le lezioni non viene rispettata la distanza di almeno 1,5 metri oppure se mancano delle barriere fisiche, vige l'obbligo di mascherina.
Alla popolazione è fortemente raccomandato il rispetto delle norme igieniche e di distanza sociale nei rapporti interpersonali, in particolare nei confronti delle persone che hanno compiuto 65 anni e per i gruppi vulnerabili.