Lo sta valutando Coira per chi dalla Valtellina si reca a lavorare in Valposchiavo o in Bregaglia. Niente misurazione della febbre ai valichi.
Il Cantone dei Grigioni sta valutando di mettere a disposizione dei frontalieri attivi in Bregaglia e in Valposchiavo "spazi abitativi economici". È quanto scaturito oggi da una videoconferenza tra il Presidente del Governo Christian Rathgeb e le autorità italiane. Lo ha comunicato oggi la Cancelleria dello Stato retica.
Il Presidente del Governo retico si è intrattenuto con Massimo Sertori, assessore della Regione Lombardia agli enti locali, montagna e piccoli comuni nonché alle relazioni con la Confederazione svizzera. Al centro della discussione vi era la crisi pandemica e in particolare i provvedimenti atti a contrastare la diffusione del Coronavirus. Entrambe le autorità hanno assicurato di dare "priorità assoluta" alla tutela della popolazione, segnatamente ai lavoratori.
Dal canto loro le autorità italiane avevano chiesto la misurazione sistematica della temperatura corporea dei frontalieri valtellinesi al loro passaggio in dogana. Per motivi giuridici la richiesta, come precisato dalle autorità retiche, non è stata tuttavia accolta da Coira.
Durante i colloqui è stata sottolineata l'importanza, per le valli italofone dei Grigioni e per l'Italia, di tutelare i lavoratori e i posti di lavoro. Gli interlocutori hanno convenuto, come riferisce il Governo retico, "di intensificare ulteriormente i controlli delle misure igieniche e di protezione nelle valli meridionali, concentrandosi in particolare sulle aziende di dimensioni minori".
Coira invita pertanto tutti i datori di lavoro "a rispettare rigorosamente le misure igieniche e di protezione non soltanto durante l'attività lavorativa", ma anche "nell'arco di tutta la giornata". Il Governo retico prega le associazioni economiche "di sostenerlo in questo sforzi", sensibilizzando i propri membri.
"Profondo cordoglio" di Rathgeb
Rathgeb ha quindi espresso a nome del Governo "il profondo cordoglio e la vicinanza del Governo grigionese per la difficile situazione che l'Italia e in particolare la Lombardia stanno vivendo". È stato sottolineato che, da quando (a inizio di marzo) è stata proclamata la situazione straordinaria, la competenza per l'emanazione di misure di protezione in Svizzera è della Confederazione. Sia nella Confederazione, sia in Italia ci si impegna per i rigorosi controlli delle misure igieniche e di protezione, nelle aziende come negli spazi pubblici.
Entrambe le parti hanno quindi assicurato di portare avanti il dialogo, elogiando l'approccio costruttivo.