Il nuovo modello sarà fortemente connesso alla Città, gestito in maniera equilibrata tra controllo pubblico e autonomia operativa
Per una Città al passo coi tempi è imprescindibile chinarsi sul tema della conciliabilità lavoro-famiglia, poiché una rete di strutture accessibili e di qualità può incidere notevolmente sul benessere della popolazione. Anche a Bellinzona la questione è di grande interesse, nelle scorse settimane le Assemblee genitori delle sei zone scolastiche hanno lanciato un sondaggio con l’obiettivo di recepire le necessità e raccogliere desideri e consigli da parte delle famiglie (vedi laRegione del 14 febbraio). Recentemente i consiglieri comunali dell’Unità di sinistra Nadia Holenstein Notari, Martina Malacrida e Michele Egloff hanno inoltrato un’interpellanza al Municipio per chiedere, tra le altre cose, lumi riguardo ai doposcuola, mentre le consigliere comunali del Centro Giovanna Pedroni, Camilla Guidotti ed Elena Scossa Baggi con una mozione chiedono un’espansione degli asili nido nei quartieri di Bellinzona attuando una sinergia tra pubblico e privato. «La Città intende consolidare i servizi di accudimento e rafforzare la conciliabilità tra lavoro e famiglia, un passo necessario per sostenere i cittadini e il futuro sviluppo urbano», premette Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità. «Prima di tutto sarà necessario uniformare i servizi extrascolastici cittadini, rispondendo alle pressanti esigenze delle famiglie che faticano a conciliare lavoro e impegni personali», evidenzia il municipale. Per capire esattamente in che modo, due anni fa è stato avviato un progetto, ideato e sostenuto dal capodicastero con il supporto del Municipio, che rappresenta una delle priorità della legislatura in corso. Al termine di questa analisi – attualmente in fase di approfondimento con il sostegno di specialisti esterni –, una volta approvata, si passerà alla fase successiva che ne prevede la realizzazione vera e propria. «L’obiettivo principale è l’implementazione di centri extrascolastici con tariffe uniformate su tutto il territorio cittadino presenti nei principali quartieri bellinzonesi e strutturati in modo da assicurare accessibilità e orari flessibili e il più possibile omogenei», spiega Bison. Le tempistiche sono ancora indicative, ma l’obiettivo è che il nuovo modello organizzativo possa essere operativo dall’inizio del prossimo anno.
Per garantire stabilità e una gestione efficace nel lungo periodo, si sta valutando la forma organizzativa più idonea a coordinare e sviluppare il sistema di servizi extrascolastici. «Qualunque sia la struttura che verrà definita, dovrà garantire un forte legame con la Città, assicurando un controllo pubblico saldo e un reinvestimento costante nel miglioramento delle strutture e del personale, come pure, se del caso, delle prestazioni offerte». Il capodicastero ha quindi sottolineato l’importanza di un modello organizzativo capace di gestire in modo efficiente sia gli aspetti amministrativi che quelli operativi, garantendo un servizio di qualità, economicamente sostenibile e orientato alle necessità delle famiglie. E non è escluso che, una volta consolidata la gestione dei servizi extrascolastici in senso stretto, l’ente preposto possa estendere le proprie competenze anche ad altri ambiti di accudimento complementare rivolti ai bambini, come ad esempio gli asili nido.
Prossimamente sarà cruciale definire con precisione la governance del modello organizzativo scelto, la sua conduzione e i rapporti con gli organi istituzionali: «Dovrà rimanere uno strumento fortemente connesso alla Città, gestito con il necessario equilibrio tra controllo pubblico e autonomia operativa per garantire flessibilità e prontezza nell’erogazione dei servizi. Altrettanto importante è l’approfondimento delle questioni relative alla parte finanziaria, in particolare l’impostazione di un modello tariffario uniforme, l’eventuale schema di sussidi cantonali e l’individuazione di possibili sostegni esterni», spiega. «Solo in tal modo si potrà offrire un servizio moderno, equo, accessibile e di alto livello qualitativo. L’auspicio è che l’approvazione e la successiva realizzazione di questo progetto avvengano nel più breve tempo possibile, così da offrire alle famiglie bellinzonesi un servizio all’altezza delle aspettative e delle sfide della vita quotidiana».
Uno dei punti fondamentali per il buon esito del progetto è garantire che lo sviluppo e la crescita del nuovo modello organizzativo procedano gradualmente, senza scombussolare l’attuale situazione e il lavoro delle associazioni che già operano e propongono servizi extrascolastici. «La Città conta di valorizzare le competenze esistenti, favorendo una transizione armoniosa verso una struttura centrale più coordinata, trasparente e uniforme. Per arrivare a offrire a Bellinzona e nei principali quartieri un servizio extrascolastico erogato da una sola struttura». L’iter prevede infatti un percorso a tappe, che permetterà alle diverse strutture esistenti di competenza comunale di confluire in modo progressivo e ordinato nel nuovo modello.
Occorre ricordare che negli ultimi anni, a seguito di un sondaggio rivolto alle famiglie bellinzonesi, il settore competente ha potenziato mense e servizi extrascolastici, rispondendo a una domanda più che raddoppiata. Nel 2022 il Municipio ha concesso l’uso di spazi all’interno o nei pressi delle scuole, in linea con le esigenze dei bambini più piccoli. Tale strategia proseguirà anche nelle future edificazioni e riattazioni. Nuovi spazi sono stati attivati a Claro, Gnosca, Bellinzona Nord, Bellinzona Semine e Giubiasco Palasio (dove associazioni private gestiscono le attività), mentre a Camorino e Pianezzo funzionano “mense satellite”. L’intento politico è di continuare ad ampliare questa offerta, a sostegno delle famiglie e favorendo l’attrattiva della città.