Le consigliere comunali del Centro Giovanna Pedroni, Camilla Guidotti ed Elena Scossa Baggi chiedono al Municipio un’offerta più capillare
"Nuovi asili nido con tariffe accessibili o proporzionate gestiti da enti privati". Lo chiedono in una mozione le consigliere comunali del Centro Giovanna Pedroni, Camilla Guidotti ed Elena Scossa Baggi, invitando il municipio a "identificare aree strategiche in tutti i principali quartieri della città", così da rendere l'offerta più capillare. Offerta capillare che "è una condizione indispensabile per attrarre nuove famiglie e professionisti, contribuendo alla crescita equilibrata e sostenibile del nostro territorio", si legge nel testo. Inoltre, "gli asili nido rivestono un ruolo fondamentale, non solo per consentire ai genitori di conciliare vita familiare e professionale, ma anche per favorire lo sviluppo socioeconomico della città". Città che essendo "in continua crescita, ha il dovere di garantire servizi essenziali di qualità per tutti i suoi cittadini".
Concretamente, stando a Pedroni, Guidotti e Scossa Baggi, "l’accesso ai servizi per l’infanzia presenta ancora importanti criticità: la domanda è in costante aumento, ma l’offerta risulta disomogenea, in quanto la maggior parte delle strutture è concentrata nel centro cittadino". Una situazione che genera "difficoltà per le famiglie che risiedono nei quartieri più periferici, limitando di fatto l’equità nell’accesso a un servizio essenziale". Di conseguenza è "fondamentale pianificare un’espansione degli asili nido in modo strategico, distribuendoli in maniera più equilibrata sull’intero territorio comunale e garantendo che siano accessibili a tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche delle famiglie".
"Per raggiungere questo obiettivo senza gravare eccessivamente sulle finanze comunali, che versano in una situazione delicata, è essenziale rafforzare la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato", sostengono le consigliere comunali del Centro. "Settore quest’ultimo al quale le famiglie fanno già a capo e che ha dimostrato di essere efficace". Più precisamente "un modello di sinergia, in cui il Comune individua e mette a disposizione spazi adeguati a costi contenuti mentre gli enti privati si occupano della gestione operativa, permetterebbe di realizzare nuove strutture rapidamente, mantenendo alta la qualità del servizio e garantendo tariffe sostenibili per le famiglie". In generale un approccio di questo tipo "favorirebbe una distribuzione più equa dei servizi per l’infanzia, offrendo a tutte le famiglie pari opportunità e contribuendo a rendere Bellinzona una città sempre più inclusiva e a misura di persona".