È in pubblicazione l’ordinanza sulle tariffe dei parcheggi pubblici che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio. Käppeli: ‘Più chiarezza e uniformità’
A Bellinzona si potrà sostare più a lungo. In centro allo stesso prezzo, mentre all’esterno sarà un po’ più caro rispetto a oggi. È quanto prevede la nuova ordinanza comunale concernente il prelievo delle tasse di parcheggio in pubblicazione fino al 27 novembre che – se non vi saranno ricorsi al Consiglio di Stato – entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. «L’aumento della durata massima di sosta da una a due ore nel centro storico è pensata per rispondere a una richiesta specifica dei commercianti», spiega a ‘laRegione’ il vicesindaco Fabio Käppeli.
«In generale vi è la volontà di rendere le tariffe dei posteggi a pagamento più chiare e uniformi», aggiunge il capodicastero Finanze, economia e sport. Infatti attualmente la situazione è piuttosto frammentata, visto che ci si basa ancora sulle situazioni degli ex Comuni. Se l’ordinanza attualmente in pubblicazione dovesse effettivamente entrare in vigore, in centro a Bellinzona (compresi i castelli di Montebello e Sasso Corbaro) e in zona piazza Grande a Giubiasco la tariffa sarà di 2 franchi all’ora per un massimo di due ore.
Nelle aree più periferiche (compreso Monte Carasso) sarà invece (nella grande maggioranza dei casi) di 1 franco all’ora per un massimo di 12 ore. Situazioni diverse sono previste in zona Stadio comunale (1 franco all’ora per massimo quattro ore), all’ex Stallone e in via Pedemonte (2 franchi all’ora per un massimo di 12 ore) e al Centro sportivo (1 franco all’ora per un massimo di 36 ore). In tutti i casi i posteggi pubblici saranno a pagamento dalle 7 alle 19 solamente nei giorni feriali.
Come detto la situazione attuale è invece parecchio diversificata: si va dai 2 franchi all’ora per un massimo di un ora in via Dogana, piazza Governo, piazzetta ex Mercato e zona BancaStato, ai 2 franchi all’ora per al massimo due ore nel quartiere San Giovanni (come via cancelliere Molo e via Visconti), agli 1,50 franchi all’ora per un massimo di 10 ore all’ex Stallone, scendendo a 1 franco all’ora per al massimo due ore in via Orico, in zona Nocca e in piazza Grande a Giubiasco. Giubiasco dove in zona Country si paga 1 franco all’ora per un massimo un’ora, mentre altrove, o anche solo a pochi metri di distanza, 1 franco all’ora per un massimo però di quattro ore. A Monte Carasso la situazione è ancora diversa: ad esempio in zona Antico Convento delle Agostiniane si paga 1 franco ogni tre ore con sosta di un’ora gratuita. Tuttavia la tariffa viene in questo caso applicata 24 ore su 24.
Nelle zone periferiche di Bellinzona (ad esempio nei pressi dello Stadio, del Centro sportivo, delle Scuole Medie 1, dei magazzini comunali, del cimitero, via Nizzola, via Ghiringhelli e alle Semine) la tariffa attuale è di 70 centesimi all’ora per un massimo di quattro ore. E proprio in via Ghiringhelli (da via Franscini fino a via Torti) e via Nizzola è previsto uno degli aumenti più marcati, visto che saranno inglobate nella zona del centro storico: da 70 cts/h si passerà a 2 franchi all’ora per un massimo di due ore, invece che 4. Tariffa che aumenterà da 1 a 2 franchi all’ora anche ad esempio in via Orico, zona Nocca e zona piazza Grande a Giubiasco.
Insomma, per quanto riguarda il centro storico la situazione dovrebbe migliorare, visto che è prevista la possibilità di poter parcheggiare un’ora in più alla stessa tariffa (2 franchi). Lo stesso vale per Giubiasco (esclusa piazza Grande), dove il prezzo non aumenterà (sempre 1 franco all’ora), ma si potrà parcheggiare più a lungo (massimo 12 ore). Gli automobilisti saranno invece costretti a pagare di più nelle zone periferiche del quartiere di Bellinzona, avendo tuttavia (nella grande maggioranza dei casi) la possibilità di sostare più a lungo.
Come già emerso in occasione della presentazione del preventivo 2025 (che stima un disavanzo record di 14 milioni), aumenteranno anche alcune tasse, come quelle di cancelleria, per le naturalizzazioni e, in particolare, quella di base per i rifiuti. Quest’ultima dal 1° gennaio passerà da 125 a 130 franchi annui per un’economia domestica composta da una persona e da 140 a 155 franchi per due o più persone. Previsto un rincaro progressivo anche per le attività economiche, fatta eccezione per quelle con meno di 4 dipendenti. «L’adeguamento è necessario a seguito della decisione unilaterale e improvvisa con cui è venuto a mancare (già da quest’anno) il contributo cantonale pari a 260mila franchi che veniva versato alla Città come sorta di compensazione per ospitare il termovalorizzatore di Giubiasco», sottolinea Käppeli. Visto che il servizio di raccolta rifiuti «deve per legge autofinanziarsi e che non vi è autonomia per agire sulla tassa sul sacco (il prezzo corrisponde già al massimo consentito), l’unica via che ci rimane è quella di aumentare la tassa base. Se poi in futuro sarà possibile intervenire sulla tassa sul sacco «lo faremo, diminuendo di conseguenza la tassa base».
Come noto aumenterà anche l’entrata al Bagno pubblico e alla piscina coperta (da 6 a 7 franchi per i domiciliati e da 10 a 11 per i non domiciliati). «Sia le tasse di naturalizzazione, sia le tariffe del Bagno pubblico non venivano più adeguate da circa 15 anni, rimarca il vicesindaco. «Nel frattempo i costi di gestione sono però aumentati considerevolmente». Per quanto riguarda le piscine, «il prezzo d’accesso sarà in linea e concorrenziale con altre strutture simili nel cantone. Inoltre l’offerta è già migliorata e prosegue anche la ristrutturazione completa – nel 2025 è previsto il rifacimento degli spogliatoi – per cui la struttura è ora ancor più attrattiva per le famiglie». Käppeli ricorda infatti che a questo scopo «nell’ultimo decennio sono stati stanziati 14 milioni di franchi per il Bagno pubblico, e i messaggi per le ultime tappe saranno sottoposti al Consiglio comunale nei prossimi anni».
Insomma, come noto, il Municipio mira a riequilibrare le finanze cittadine, da un lato ottimizzando e riducendo le uscite e dall’altro aumentando le entrate, alcune delle quali sono state soppresse a seguito delle misure di risparmio decise dal Cantone. E in questo senso anche i cittadini dovranno dare il loro contributo.