Preventivo 2025 condizionato dalle riforme fiscali e dalle decisioni cantonali. Cresce il disavanzo ma il moltiplicatore rimane al 93%
Disavanzo record per la Città di Bellinzona il cui preventivo 2025 presentato stamane a Palazzo civico indica una maggiore uscita di 13,8 milioni. La più pesante dall’aggregazione a oggi, sebbene in tutte le occasioni (tranne il 2020) a consuntivo si siano poi registrati utili andati a rimpolpare l’importante capitale proprio che quest'anno scenderà da 66 a 62 milioni e che l'anno prossimo dovrebbe conseguentemente ridursi a 48; per poi erodersi ulteriormente fino a raggiungere nel 2028 i 26 milioni in base al Piano finanziario 2026-28. Utile che con ogni probabilità non si presenterà per l’anno corrente, visto che il deficit annunciato dodici mesi fa pari a 9,4 milioni sta al momento registrando un miglioramento di 5,3, ciò che riduce sì il rosso a 4,1 milioni senza tuttavia riuscire a portarlo nelle cifre nere. Se ne saprà di più la prossima primavera. Quanto ai dipendenti comunali, l’esecutivo propone al Consiglio comunale di riconoscere il carovita in misura dello 0,5%, allineandosi all’Amministrazione cantonale, ciò che non corrisponde ancora agli ultimi dati pubblicati.
Il sindaco Mario Branda e il vice Fabio Käppeli capodicastero finanze, economia e sport, hanno subito chiarito che il risultato previsto l’anno prossimo «è condizionato per metà da misure adottate a livello cantonale e che si prosegue sulla strada del rigore finanziario – intrapresa negli ultimi anni e in ogni caso sin dal 2012 – senza pregiudicare lo sviluppo della capitale, la qualità di vita e dei servizi». E senza modificare il moltiplicatore d’imposta che viene riproposto ancora al 93%. Il tutto «intensificando gli sforzi anche a seguito dell’importante incidenza che le nuove misure adottate a livello cantonale avranno sul piano comunale». E mantenendo la strategia politica degli investimenti «volti a favorire lo sviluppo della città».
Le spese previste ammontano a 248,4 milioni (erano 230 un anno fa), i ricavi a 234,6 (220) e il fabbisogno d’imposta a 117,9. Il disavanzo prospettato «impone di proseguire l’importante lavoro di revisione della spesa, così come di rimettere nella giusta prospettiva – tema dolente, questo – le relazioni tra il Cantone e i Comuni», come già emerso ancora nelle ultime settimane. A questo riguardo «si assiste nuovamente a un importante aumento della spesa (in primis in ambito socialità e anziani) in larga misura di origine esogena e comunque indipendente dalle possibilità di intervento concreto dell’autorità comunale. Ricordiamo nuovamente che circa l’80% della spesa è vincolata da ordinamenti normativi di rango superiore – generalmente cantonale – sui quali Città e Comuni non hanno possibilità d’incidere direttamente. Un’ulteriore fetta del 15% è comunque determinata da disposizioni che pure limitano considerevolmente i loro margini di manovra».
Andando nel dettaglio delle misure decise a livello cantonale per gli esercizi 2024 e 2025, «a livello di gettito fiscale peserà la riforma cantonale sulle persone giuridiche che entrerà in vigore il primo gennaio, a cui si è aggiunta quella accolta dal popolo il 9 giugno scorso, con una riduzione di 1,66 punti percentuali di tutte le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta alla fonte a partire dal 2024». Da una parte si va incontro ai cittadini, alle ditte e alle società, dall’altra si riduce il margine di manovra degli enti pubblici locali. In soldoni mancheranno all’appello nel 2025 circa 4,9 milioni. In ambito scolastico, poi, l’abrogazione del contributo per i docenti di materie speciali porterà a minori sussidi per 719mila franchi. Non solo: «Spicca la decisione cantonale unilaterale di ridurre il contributo globale alle case per anziani, che per le strutture della Città significa 230mila ranchi nel 2024 e altri 250mila nel 2025. Cui si aggiunge la misura di risparmio cantonale, pure decisa unilateralmente, tramite cui sono stati operati prelievi sui fondi propri delle case per anziani e dei servizi di cura a domicilio. Ultimo esempio: la revoca del contributo ai Comuni sede di impianti di smaltimento e di discariche per i rifiuti che porterà a un ammanco complessivo di 390mila franchi.
Considerato tutto questo, il Municipio «ha continuato nel processo di valutazione critica della spesa e delle possibili misure di contenimento del disavanzo. E ha soprasseduto a potenziamenti in alcuni settori». Ha invece confermato l’assunzione, dal prossimo luglio, del direttore generale delle scuole. Tra le altre misure adottate, in questo caso con lo scopo di ottimizzare la gestione del debito, si è proceduto – dopo aver fatto allestire per la prima volta nel 2023 una valutazione della propria solidità finanziaria da parte di un’agenzia di rating – all’emissione di un’obbligazione per 125 milioni di franchi. «Tale operazione ha permesso di ottenere un finanziamento su undici anni a un tasso estremamente interessante, di poco superiore all’1%».
In ambito scolastico «andrà parzialmente compensata l’abrogazione del contributo cantonale ai docenti di materie speciali: l’ipotesi individuata consiste nel limitare a due, a partire dall’anno scolastico 2025/26, le ore impartite dal docente di educazione fisica nelle scuole elementari. Il Municipio si dichiara tuttavia disponibile a riconsiderare questa misura «qualora il Gran Consiglio dovesse a sua volta soprassedere all’abolizione del contributo». Nella stessa ottica il Municipio propone di rinunciare al versamento del contributo alle uscite scolastiche per gli allievi delle Medie, «in quanto ambito di competenza cantonale». Inoltre «sempre per effetto delle decisioni cantonali sarà necessario adeguare le tasse di raccolta rifiuti. La relativa ordinanza sarà pubblicata a breve».
In materia di progetti e investimenti, per il 2025 sono stimati investimenti netti per 25 milioni in linea con quanto previsto gli anni scorsi. Un elenco dei lavori: la conclusione della realizzazione delle nuove Elementari del Ciossetto a Sementina, la realizzazione del posteggio ai Chiossi a Gorduno, l’inizio della riqualifica e sistemazione della strada In Cumlina a Camorino, la realizzazione del lotto 4 del Pgs di Claro, il risanamento di alcune parti dell’ex convento di Monte Carasso, la continuazione della ristrutturazione delle Elementari Nord in città, l’ultimazione della manutenzione del Teatro Sociale, il miglioramento della sicurezza delle sale espositive di Villa dei Cedri, l’inizio dei lavori per la pista ciclopedonale via Monte Gaggio-via Vallone e l’avvio della quinta tappa del restauro del Bagno pubblico.