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Bellinzona piomba nelle cifre ultrarosse: meno 14 milioni

Preventivo 2025 condizionato dalle riforme fiscali e dalle decisioni cantonali. Cresce il disavanzo ma il moltiplicatore rimane al 93%

Mario Branda
(Ti-Press)
5 novembre 2024
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Disavanzo record per la Città di Bellinzona il cui preventivo 2025 presentato stamane a Palazzo civico (presente il Municipio in corpore) indica una maggiore uscita di 13,8 milioni, di cui oltre la metà (7,3 milioni) dettata dalle nuove misure cantonali tra riforme fiscali e riduzione/taglio di contributi in vari ambiti. Si tratta della perdita più pesante dall’aggregazione a oggi, sebbene in tutte le occasioni (tranne il 2020) a consuntivo si siano poi registrati importanti scostamenti con utili andati a rimpolpare il capitale proprio che quest'anno scenderà da 66 a 62 milioni e che l'anno prossimo dovrebbe conseguentemente ridursi a 48; per poi erodersi ulteriormente fino a raggiungere nel 2028 i 15 milioni in base al Piano finanziario 2026-28. Utile che con ogni probabilità non si presenterà per l’anno corrente, visto che il deficit annunciato dodici mesi fa pari a 9,4 milioni sta al momento registrando un miglioramento di 5,3 milioni, ciò che riduce sì il rosso a 4,1 senza tuttavia riuscire a portarlo nelle cifre nere. Se ne saprà di più la prossima primavera. Quanto ai dipendenti comunali, l’esecutivo propone al Consiglio comunale di riconoscere il carovita in misura dello 0,5%, allineandosi all’Amministrazione cantonale, ciò che non corrisponde ancora agli ultimi dati pubblicati.

Il sindaco Mario Branda e il vice Fabio Käppeli capodicastero finanze, economia e sport, hanno subito chiarito che il risultato previsto l’anno prossimo «è condizionato per metà da misure adottate a livello cantonale e che si prosegue sulla strada del rigore finanziario – intrapresa negli ultimi anni e in ogni caso sin dal 2012 – senza pregiudicare lo sviluppo della capitale, la qualità di vita e dei servizi». E senza modificare il moltiplicatore d’imposta che viene riproposto ancora al 93%. Il tutto «intensificando gli sforzi anche a seguito dell’importante incidenza che le nuove misure adottate a livello cantonale avranno sul piano comunale». E mantenendo la strategia politica degli investimenti «volti a favorire lo sviluppo della città». Le spese previste ammontano a 248,4 milioni (erano 242 un anno fa), i ricavi a 130,4 (126) e il fabbisogno d’imposta a 117,9 (116). Dalle persone fisiche s’incasseranno 86,2 milioni (+0,8) e da quelle giuridiche 10 (-3,3).

Il disavanzo «impone di proseguire l’importante lavoro di revisione della spesa, così come di rimettere nella giusta prospettiva – tema dolente, questo – le relazioni tra il Cantone e i Comuni», come già emerso ancora nelle ultime settimane. A questo riguardo «si assiste nuovamente a un importante aumento della spesa (in primis in ambito socialità e anziani) in larga misura di origine esogena e comunque indipendente dalle possibilità di intervento concreto dell’autorità comunale. Ricordiamo nuovamente che circa l’80% della spesa è vincolata da ordinamenti normativi di rango superiore – generalmente cantonale – sui quali Città e Comuni non hanno possibilità d’incidere direttamente. Un’ulteriore fetta del 15% è comunque determinata da disposizioni che pure limitano considerevolmente i loro margini di manovra».

Le riforme fiscali pesano 5 milioni

Andando nel dettaglio delle misure decise a livello cantonale per gli esercizi 2024 e 2025, «a livello di gettito fiscale peserà la riforma cantonale sulle persone giuridiche che entrerà in vigore il primo gennaio, a cui si è aggiunta quella accolta dal popolo il 9 giugno scorso, con una riduzione di 1,66 punti percentuali di tutte le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta alla fonte a partire dal 2024». Da una parte si va incontro ai cittadini, alle ditte e alle società, dall’altra si riduce il margine di manovra degli enti pubblici locali. In soldoni mancheranno all’appello nel 2025 circa 4,9 milioni. In ambito scolastico, poi, l’abrogazione del contributo per i docenti di materie speciali porterà a minori sussidi per 719mila franchi. Non solo: «Spicca la decisione cantonale unilaterale di ridurre il contributo globale alle case per anziani, che per le strutture della Città significa 230mila ranchi nel 2024 e altri 250mila nel 2025. Cui si aggiunge la misura di risparmio cantonale, pure decisa unilateralmente, tramite cui sono stati operati prelievi sui fondi propri delle case per anziani e dei servizi di cura a domicilio. Ultimo esempio: la revoca del contributo ai Comuni sede di impianti di smaltimento (vedi Giubiasco) e di discariche per i rifiuti che porterà a un ammanco complessivo di 390mila franchi. Sommando i 4,9 milioni fiscali a queste altre misure l’effetto totale delle misure cantonali raggiungerà nel 2025 i 7,4 milioni.

Possibili tagli e qualche rafforzamento

Considerato tutto questo, il Municipio «ha continuato nel processo di valutazione critica della spesa e delle possibili misure di contenimento del disavanzo. E ha soprasseduto a potenziamenti in alcuni settori», ad esempio polizia, opere pubbliche e risorse umane. Ha invece confermato l’assunzione, dal prossimo luglio, del direttore generale delle scuole; e un rafforzamento del servizio sociale e dell’edilizia privata. Tra le altre misure adottate, in questo caso con lo scopo di ottimizzare la gestione del debito, si è proceduto – dopo aver fatto allestire per la prima volta nel 2023 una valutazione della propria solidità finanziaria da parte di un’agenzia di rating – all’emissione di un’obbligazione per 125 milioni di franchi. «Tale operazione ha permesso di ottenere un finanziamento su undici anni a un tasso estremamente interessante, di poco superiore all’1%».

Si spenderà di più per rifiuti, piscina e naturalizzazioni

Quali i tagli previsti? In ambito scolastico «andrà parzialmente compensata l’abrogazione del contributo cantonale ai docenti di materie speciali: l’ipotesi individuata consiste nel limitare a due, a partire dall’anno scolastico 2025/26, le ore impartite dal docente di educazione fisica nelle scuole elementari. La terza ora settimanale ricadrà quindi sui docenti titolari. Il Municipio si dichiara tuttavia disponibile a riconsiderare questa misura «qualora il Gran Consiglio dovesse a sua volta soprassedere all’abolizione del contributo». Nella stessa ottica il Municipio propone di rinunciare al versamento del contributo alle uscite scolastiche per gli allievi delle Medie, «in quanto ambito di competenza cantonale». Inoltre «sempre per effetto delle decisioni cantonali sarà necessario rincarare, in modo però limitato, le tasse di raccolta rifiuti. La relativa ordinanza sarà pubblicata a breve». Rincari sono inoltre previsti per le tasse di cancelleria, le naturalizzazioni (invariate dal 2007, saranno allineate a quelle applicate dagli altri centri urbani) e l’entrata in piscina. A questo riguardo nel suo preventivo l’Ente Sport segnala che è stato deciso, dopo 15 anni senza variazioni, di adeguare i prezzi di entrata delle piscine: “Rimarranno vantaggiosi ma saranno ora più in linea con il mercato, con un maggiore ricavo di 80'000 franchi annui. Inoltre si chiederà alle società sportive di Bellinzona che utilizzano le infrastrutture comunali di contribuire all’aumento dei costi dell’energia. Cui si aggiunge una rifatturazione dei costi indotti dall’utilizzo sino ad oggi gratuito delle buvette”.

‘L’anatra non galleggia? Intanto però i pesci muoiono’

Sui vieppiù difficili rapporti fra Comuni e Cantone, di nuovo rimbalzati sui media negli ultimi giorni, il sindaco ritiene che «si è completamente arenata l’importante riforma Ticino 2020 voluta dal governo per ridefinire le competenze, chiarire i flussi finanziari e dare un nuovo respiro al sistema democratico ticinese. Mentre Norman Gobbi dice che l’acqua nel lago del Cantone scarseggia e l’anatra non galleggia, a noi viene da dire che il prelievo d’acqua dal nostro stagno porta i pesci verso l’asfissia. Perciò guardo con molta preoccupazione ai rapporti fra i due piani istituzionali. Pur condividendo le analoghe difficoltà che il Cantone ha con Berna, non vedo perché questo debba ripetersi nei nostri confronti». Verò è, tuttavia, che negli ultimi anni in particolare sulle questioni fiscali i Comuni e le Città hanno raramente espresso opinioni univoche e compatte, tant’è che Bellinzona si è smarcata dagli altri centri sulla riforma fiscale e sulla moratoria del moltiplicatore differenziato. «Perciò ritengo fondamentale che i Comuni, fra i quali vi sono enormi differenze in tema di ricchezza e servizi offerti alla popolazione, ritrovino una voce condivisa impostando un serio tavolo di dialogo e negoziazione», ha rimarcato Branda. Dal canto suo Käppeli ha sottolineato che «il Cantone non è un nostro avversario: confidiamo che si riesca a rivedere lo stato attuale delle cose».

Cantieri in corso e nuovi

In materia di progetti e investimenti, per il 2025 sono stimati investimenti netti per 25 milioni in linea con quanto previsto gli anni scorsi. Un elenco dei lavori: la conclusione della realizzazione delle nuove Elementari del Ciossetto a Sementina, la realizzazione del posteggio ai Chiossi a Gorduno, l’inizio della riqualifica e sistemazione della strada In Cumlina a Camorino, la realizzazione del lotto 4 del Pgs di Claro, il risanamento di alcune parti dell’ex convento di Monte Carasso, la continuazione della ristrutturazione delle Elementari Nord in città, l’ultimazione della manutenzione del Teatro Sociale, il miglioramento della sicurezza delle sale espositive di Villa dei Cedri, l’inizio dei lavori per la pista ciclopedonale via Monte Gaggio-via Vallone e l’avvio della quinta tappa del restauro del Bagno pubblico.