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Scoprire i pianeti grazie a un sentiero tematico a Lumino

Il percorso ad anello adatto a tutti, lungo circa 1,5 km e immerso nella natura dei monti di Saurù, offre informazioni e curiosità sul nostro sistema solare

Investiti circa 10mila franchi per interventi di manutenzione e nuovi cartelli informativi
(Ti-Press/Golay)
13 ottobre 2024
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Una passeggiata in mezzo al bosco sopra Lumino, ai monti di Saurù, per scoprire il nostro sistema solare. Sabato scorso, 12 ottobre, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del rinnovato ‘Sentiero dei pianeti’, un percorso pianeggiante ad anello adatto a tutti della lunghezza di circa 1,5 chilometri. «Grazie a interventi di manutenzione e alla posa di nuovi cartelli informativi volevamo rendere questa offerta più attrattiva», afferma a ‘laRegione’ Franco De Gottardi, ex municipale e cofondatore del sentiero – realizzato 10 anni fa, prendendo spunto da un percorso simile presente ad Arosa – assieme a Stefano Sposetti, già presidente della Società astronomica ticinese. «L’investimento ammonta a circa 10mila franchi, completamente coperti da partner e sponsor». Alla cerimonia erano quindi presenti rappresentanti del Municipio di Lumino, dei Patriziati di Claro e Lumino, dell’Associazione Amici Capanna Brogoldone, della Funivia Pizzo di Claro, dell’Organizzazione turistica Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat), dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli, dell’Associazione Via Alta Crio e di altri vari sostenitori.

La distanza fra i 10 pannelli didattici rispecchia quella fra i corpi celesti

Chi ha partecipato all'inaugurazione ha sicuramente potuto vivere un'esperienza molto coinvolgente, malgrado la meteo non ideale. Infatti, oltre a offrire scorci panoramici mozzafiato immersi nella natura, il sentiero è stato percorso con una guida d'eccezione, ovvero con il cofondatore e professore di fisica Stefano Sposetti che ha saputo completare in modo coinvolgente le informazioni e le curiosità descritte sui dieci pannelli didattici presenti lungo il percorso. Si inizia – la partenza e l'arrivo del percorso circolare si trovano nei pressi della stazione a monte della funivia Pizzo di Claro – con immagini del Sole che irradia energia per poi proseguire con gli otto pianeti del sistema solare, terminando con una targa speciale dedicata a Plutone e agli altri pianeti nani. Una particolarità è rappresentata dal fatto che i cartelli informativi (completati anche da un modellino tridimensionale) sono stati posati rispettando le distanze reali tra i corpi celesti partendo dal Sole. Distanze che ovviamente sono in proporzione, tenendo conto della lunghezza di 1,5 km del percorso. Dopo l'ultimo pannello vi è inoltre una freccia che indica dove si troverebbe, seguendo questa scala, la stella più vicina al Sole, ovvero Proxima Centauri: lontana oltre 4 anni luce, in proporzione si troverebbe in Giappone. Un sentiero didattico adatto quindi sia ai turisti, sia alle famiglie con bambini che possono anche contare sulla presenza della nuova mascotte Saturnino che indica il percorso e racconta le curiosità di ognuno dei pianeti che si incontrano lungo la via.

Viaggio fra le stelle per 200 allievi

A dimostrazione della caratteristica didattica del sentiero, per l'occasione circa 200 allievi provenienti dalle Scuole dell'infanzia, Elementari e Medie della regione hanno avuto l’opportunità di intraprendere un affascinante viaggio tra le stelle nella palestra di Lumino, grazie alla collaborazione con l’Ideatorio dell’Università della Svizzera italiana (Usi) che dispone di un planetario itinerante che permette ai ragazzi di esplorare le meraviglie dell’universo in modo interattivo e stimolante. Attraverso questa iniziativa, gli studenti hanno potuto avvicinarsi alla scienza e ampliare le loro conoscenze.

Con la divulgazione scientifica, più di una ‘semplice’ escursione

E proprio in questo contesto si tratta di «un progetto importante che rientra perfettamente nella nostra strategia che negli ultimi anni stiamo portando avanti sotto il motto e lo slogan ‘camminare con la testa’», sottolinea da parte sua Juri Clericetti, direttore dell’Otr-Bat che ha contribuito alla realizzazione del sentiero finanziando e posando la segnaletica relativa ai percorsi tematici promossi dall’organizzazione. «Per poterci differenziare da altre destinazioni, dobbiamo essere capaci di offrire quel qualcosa in più che il turista possa portare a casa con sé. Come in questo caso, offrendo oltre all’escursione anche un approfondimento scientifico». Divulgazione scientifica che, combinata con le attività all’aria aperta, «avvicinano due target interessanti come le famiglie e le scuole». Inoltre, «l'interesse dimostrato dagli istituti scolastici locali mostra che potrebbe essere possibile attrarre scuole pure da più lontano, sia dal Ticino, sia da fuori cantone, facendo diventare così questo progetto un attraente prodotto turistico».

Messa in rete internazionale come con la Via Francisca

L’Otr-Bat ha così inserito questo percorso «tra i sentieri tematici che fra i suoi principali annota anche la Via Francisca del Lucomagno: un percorso che vuole raccontare oltre alle proprie bellezze paesaggistiche e culturali anche la propria storia». Un sentiero tematico «che non si limita alla nostra regione ma che si allarga a nord verso la Surselva per poi raggiungere Coira e a sud da una parte verso la Lombardia, da una parte per raggiungere Pavia e dall’altra verso il Verbano-Cusio-Ossola per raggiungere Omegna e il Lago d’Orta recandosi poi verso Pavia. Una messa in rete internazionale che potrà solo portare beneficio e maggior visibilità al Sentiero dei pianeti», conclude Clericetti.

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