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Prime coltivazioni e doposcuola all’orto sociale di Ravecchia

Sul sedime dell’ex vivaio comunale sono stati sistemati tre letturini su sei. Sabato 19 ottobre dalle 11 è prevista una giornata di porte aperte

Le sei vasche a disposizione dell’associazione Ci Sei
10 ottobre 2024
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Piselli invernali, ravanelli, spinaci e formentino; uno spazio condiviso a disposizione della popolazione locale e per attività di doposcuola rivolte a bambini dell’asilo e delle Elementari. Stiamo parlando dei primi tre letturini (vasche dove coltivare) preparati nell’ambito del progetto di orto sociale all’ex vivaio comunale di Ravecchia. Progetto che è ufficialmente partito lo scorso 1° agosto grazie all’autorizzazione d’uso di una parte del sedime concessa per tre anni dalla Città di Bellinzona che mette anche a disposizione gratuitamente elettricità e acqua corrente. E per informare e mostrare agli interessati gli spazi a disposizione denominati ‘VivaC6’, sabato 19 ottobre dalle 11 è prevista una giornata di porte aperte: «Una giornata pensata innanzitutto per conoscersi, ma anche per accogliere eventuali interessati a collaborare e in qualche modo a sostenere l’orto sociale», afferma a ‘laRegione’ Luca Ravazza, ideatore del progetto assieme a Nicolas Barrera. «Intanto in questi due mesi i riscontri, sia da parte dei residenti, sia da parte della Città sono stati molto positivi», aggiunge quest’ultimo. Ricordiamo che si tratta di un progetto di cittadinanza attiva promosso dall’associazione Ci Sei che mira a mettere a disposizione della popolazione (residenti, scuole, persone anziane, associazioni e così via) un luogo pubblico dove, durante le ore diurne, vengono svolte attività legate all’orticoltura e socioculturali.

‘Progetto riconosciuto meritevole a livello nazionale’

Inizialmente, come annunciato dai promotori, era prevista una fase di sistemazione e di osservazione. «L’idea era quella di iniziare con calma, valutando gli spazi a disposizione e presentandoci al vicinato, così come al personale dei Servizi urbani comunali che lavora sullo stesso sedime», spiega Barrera, ricordando che rimane l’intenzione di collaborare con la Città ad esempio nell’ambito della formazione degli apprendisti giardinieri. E riscontri positivi sono giunti non solo a livello locale, ma pure a livello nazionale: «La Fondazione Swiss Re, che sostiene progetti in tutta la Svizzera, ha reputato il nostro meritevole, aiutandoci finanziariamente, ma soprattutto mettendo a disposizione per una giornata alcuni volontari. Durante questo cosiddetto Community Day sono così stati preparati tre letturini su sei a nostra disposizione». Tre vasche di cui una sarà dedicata alla coltivazione di ortaggi, un’altra sarà a disposizione della popolazione («diverse famiglie del quartiere si sono già dette interessate ad ‘adottare’ uno spazio in condivisione») e la terza sarà dedicata al doposcuola.

‘Obiettivo: essere operativi al 100% nella prossima primavera’

Ora i prossimi passi prevedono di sistemare la serra a disposizione e i restanti tre letturini, «così da essere operativi al 100% nella prossima primavera». In generale «per tutte le aree coltivate si vuole mantenere il concetto di orto sociale e didattico dove il raccolto possa essere messo a disposizione di chi coltiva, offerto in donazione e magari in futuro utilizzato per auto-produzioni dell’associazione».

Compostaggio, recupero di attrezzi e momenti di condivisione

Oltre all’aspetto puramente orticolo, VivaC6 promuove altre iniziative: «Abbiamo già preparato una postazione del compostaggio che potrà servire sia come strumento didattico per imparare a fare un buon compostaggio, sia come futura risorsa per le coltivazioni», spiega da parte sua Ravazza. «Ci piacerebbe inoltre metterla a disposizione degli abitanti del quartiere». Inoltre, «abbiamo già ricevuto in donazione da diversi privati e dall’associazione Lortobio molto materiale da giardinaggio: l’idea è ora quella di realizzare un piccolo magazzino dove sistemare gli strumenti sennò destinati alla discarica per poi metterli a disposizione a chi ne ha bisogno privatamente». Non da ultimo «ci stiamo organizzando per proporre dei momenti fissi di condivisione: attualmente abbiamo programmato di essere presenti regolarmente il venerdì mattina per accogliere ad esempio persone che vogliono portare il compostaggio, che vogliono mettere le mani nella terra, che hanno bisogno di attrezzi per il proprio orto o anche solo per stare un po’ in compagnia e aiutare a migliorare il VivaC6». Infine, recentemente è stato attivato il sito www.cisei.org sul quale si possono trovare ulteriori informazioni e contattare l’associazione Ci Sei.

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