La ricerca della Città di Bellinzona di un dirigente per il Servizio Promozione economica aveva sollevato dubbi in casa Lega. Ora il Municipio chiarisce
La ripubblicazione da parte della Città di Bellinzona – che cercava un dirigente responsabile del Servizio Promozione economica – di un concorso con soli 7 giorni per candidarsi aveva sollevato dubbi in casa Lega. Tanto che i consiglieri comunali Sacha Gobbi e Manuel Donati, notando che nella seconda pubblicazione i requisiti formali erano stati abbassati (da ‘studi accademici in ambito economico’ a ‘formazione professionale superiore’), avevano inoltrato un'interpellanza chiedendosi se non si trattasse forse di un "un concorso ‘su misura’ per una nomina politica di qualcuno senza formazione accademica". Rispondendo al testo, il Municipio ora chiarisce cosa è successo: "Confrontati con un ricorso contro il bando iniziale, il concorso è stato ripubblicato, per una questione di opportunità e meglio per permettere di poter procedere con la relativa nomina in tempi brevi, ciò che invece non sarebbe stato senz’altro possibile per diversi mesi, perlomeno fino all’evasione della procedura ricorsuale nonché alla sua crescita in giudicato". L'esecutivo precisa inoltre che "l’oggetto dell’impugnativa erano i requisiti, di livello superiore nel bando originario, previsti poi quali preferenziali nel nuovo: non vi sono stati pregiudizi per l’Amministrazione, neppure a seguito dei tempi più ristretti di apertura di quest’ultimo, in quanto tutte le candidature giunte con il primo concorso sono ritenute così valide anche per il secondo".