Chiesti lumi al Municipio di Bellinzona riguardo alle misure messe in campo per contrastare furti e danneggiamenti
"La città di Bellinzona si è posta l’ambizioso obbiettivo di raddoppiare nel corso dei prossimi decenni il numero di pendolari che si muove grazie alla mobilità lenta nel territorio comunale". Si apre così il testo dell'interpellanza dei consiglieri comunali Kevin Simao Ograbek (Verdi-Fa-Indipendenti) e Marguerite Ndiaye Broggini (il Centro) inoltrata al Municipio di Bellinzona. "Le infrastrutture sussidiarie, come posteggi o punti di ricarica, e la sicurezza degli utenti sono parti fondamentali del sistema per far sì che il successo sia garantito. Purtroppo, nel corso degli ultimi mesi, si è potuto constatare un chiaro aumento degli atti di danneggiamento a scapito delle biciclette posteggiate nel centro cittadino. Il posteggio coperto della stazione di Bellinzona sembra primeggiare per la quantità di bici abbandonate o vandalizzate, ma anche altri punti della città godono storicamente di cattiva fama per lo stazionamento delle due ruote, come Giubiasco o la vicina Castione".
A tal proposito i consiglieri comunali chiedono quali sono le misure messe in campo per contrastare furti e danneggiamenti di biciclette e altri mezzi destinati alla mobilità lenta e se esiste una statistica riguardo il numero di furti e danneggiamenti avvenuti sul suolo comunale. "Come sono regolati i controlli dei posteggi per biciclette situati su sedime Ffs? Chi li svolge?". E ancora: "Considerando l’evoluzione dei mezzi utilizzati per la mobilità lenta, in particolare dalla bicicletta classica alle e-bike, e di conseguenza anche il loro valore, quali misure sono previste per una migliore protezione durante lo stazionamento negli stalli pubblici? In particolare, sono previsti posteggi coperti o con possibilità di legare il telaio della bici anziché le ruote?".