Bellinzonese

Riapre la Montanina con un occhio di riguardo all’inclusione

A Camperio è stato inaugurato con entusiasmo lo stabile ristrutturato che da quasi 60 anni ospita colonie e scuole

12 luglio 2024
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La riapertura della Montanina di Camperio, al termine di un cantiere protrattosi alcuni mesi e dal costo superiore al milione e mezzo di franchi, ha rappresentato un evento di grande rilevanza per tutti i collaboratori e gli enti che hanno creduto nel progetto di ristrutturazione e rilancio di un'infrastruttura presente nell'alta Val di Blenio sin dal 1966 e cara a più generazioni di ticinesi. La cerimonia, tenutasi sabato 8 giugno, ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, incluse autorità locali, rappresentanti delle associazioni culturali e numerosi cittadini, tutti desiderosi di celebrare l’evento. Gestito dalla cooperativa La Favilla, lo stabile da sempre ospita colonie, gruppi e scuole permettendo loro di vivere un’esperienza tra le montagne a contatto con la natura. La ristrutturazione è iniziata lo scorso settembre e tra i suoi obiettivi prevedeva una maggior inclusività per persone con disabilità. Il progetto è stato finanziato da fondazioni e privati, da un importante sussidio cantonale e da mezzi propri.

La giornata inaugurale è iniziata con la messa celebrata dal vescovo emerito Valerio Lazzeri, seguita dagli interventi del consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del Dss, di Corinna Franchi, presidente de La Favilla, e di Giovanni Lombardi, responsabile dei lavori. Ognuno di loro ha evidenziato l’importanza della ristrutturazione e dell’immobile per la comunità delle colonie, le scuole montane ticinesi e non solo. L'operazione ha permesso di aggiornare gli standard di sicurezza, risanare e aumentare i servizi, ammodernare e rendere più accoglienti i locali. Le caratteristiche architettoniche e lo spirito originale sono però rimasti immutati.

La Montanina, sottolinea la fondazione, è diventata un contesto adatto per promuovere valori preziosi come il rispetto per la natura e la solidarietà. Prendendo la parola, De Rosa ha rivolto un sentimento di gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto e ha sottolineato come la Montanina sia “un luogo speciale dove i cuori possono incontrarsi e unirsi in un abbraccio fraterno”. Lombardi dal canto suo ha ricordato l’importanza della struttura come simbolo d’identità e memoria collettiva. Corinna Franchi ha infine ringraziato tutti i benefattori, compresi coloro che hanno anche solo semplicemente aiutato nei lavori di pulizia, nonché le istituzioni che hanno da sempre creduto nel progetto. L’evento è stato arricchito da un pranzo preparato dal Carnevale Olivonese.

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