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La Montanina si fa più inclusiva

La casa per colonie, gruppi e scuole di Camperio verrà resa accessibile ai disabili. Lanciata raccolta fondi per finanziare i lavori di adattamento

La struttura prima degli interventi
15 gennaio 2024
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La Montanina sarà presto più inclusiva. La casa per gruppi di Camperio verrà resa accessibile ai disabili, permettendo così a tutti di vivere delle vacanze senza barriere in mezzo alla natura e nel cuore della regione naturalistica del Lucomagno. «Nel corso degli ultimi anni ci si è resi conto della necessità di intervenire per garantire anche in futuro la fruibilità della casa a tutti coloro che ne faranno richiesta», spiega Luca Cetti, membro del comitato della cooperativa La Favilla che gestisce e promuove la casa. «Ci sono diversi gruppi che frequentano la casa, tra cui colonie integrate e gruppi di anziani, che ci hanno fatto notare le difficoltà che ci sono negli spostamenti all’interno della struttura». Nel 2019 la cooperativa ha quindi dato mandato allo studio di architettura Conceprio di Osogna di preparare il progetto di ristrutturazione dell’edificio e nel 2021 è stata concessa la licenza di costruzione. Gli interventi previsti dal progetto riguardano la messa a norma dell’impianto antincendio di tutta la casa, l’urgente sostituzione della vecchia caldaia a gasolio con un impianto di riscaldamento ecocompatibile, ma soprattutto gli interventi per rendere la casa accessibile alle persone con disabilità motorie, con l’aggiunta di nuovi servizi igienici e la sistemazione degli spazi per le attività di gruppo. La ristrutturazione dell’edificio è iniziata lo scorso settembre e si concluderà la prossima primavera e prevede interventi per 1,6 milioni di franchi, finanziati da Fondazioni e privati, da un importante sussidio cantonale e da mezzi propri. Per poter però completare il piano di finanziamento la cooperativa è alla ricerca di un sostegno al fine di realizzare le opere esterne e interne atte a rendere l’intero piano terra della casa accessibile a tutti e in particolare agli utenti in sedia a rotelle. Il costo delle infrastrutture per i disabili è stimato in 50mila franchi circa. Per raccogliere la somma è stata lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma progettiamo.ch. «Siamo grati per qualsiasi contributo, convinti che tanti piccoli gesti possano permetterci di realizzare il nostro sogno e rendere accessibile a tutti questa struttura immersa nella splendida regione naturalistica del Lucomagno», afferma Cetti. Fra gli interventi a favore dei disabili, nello specifico è prevista l’installazione di un piccolo montacarichi all’interno per ovviare alla presenza di alcuni gradini, l’adeguamento dei servizi igienici e di una camera da letto. All’esterno verrà inoltre aggiunta una rampa per favorire il transito per gli utenti in sedia a rotelle.

Nata per le famiglie meno abbienti

La casa è stata costruita negli anni Settanta del secolo scorso, con l’obiettivo di dare la possibilità a famiglie meno abbienti di poter fare delle vacanze. È stata costruita con l’ottica di essere una casa per gruppi e famiglie. Nel corso degli anni è stata ampliata ed è diventata un punto di riferimento per le colonie, gruppi e scuole. Da quattro anni la struttura è ben frequentata anche da gruppi provenienti da Oltralpe e sta iniziando ad attirare comitive anche dal Nord Italia. «Apprezzano molto gli spazi della struttura, disponiamo infatti di molti posti letto: più di cento. E il nostro refettorio è di oltre 120 posti, oltre a ciò abbiamo due locali comuni, uno adibito a sala giochi e l’altro che è un locale multiuso», spiega Cetti. Ma la casa piace soprattutto perché è inserita nella natura e nei paraggi sono presenti molte proposte per attività sia estive che invernali. Nella stagione autunnale la casa è utilizzata perlopiù da scuole, in inverno da gruppi sportivi che sfruttano la possibilità di sciare o fare sci di fondo a Campra. Nell’estate soprattutto da associazioni, colonie e scout.

La cooperativa La Favilla

La cooperativa La Favilla si occupa del mantenimento e della gestione di tutta l’infrastruttura. Ne fanno parte oltre una cinquantina di soci, tra cui in particolare l’Unione Femminile Cattolica Ticinese che ha fondato la cooperativa oltre 70 anni fa. Le mansioni amministrative, la pulizia, il riordino, il mantenimento, la manutenzione e la gestione generale sono eseguite esclusivamente da personale volontario. Sin dagli albori della casa la filosofia che muove la cooperativa che la gestisce si affida a pochi, ma basilari valori fondamentali: il tariffario è commisurato all’offerta data e alle spese di mantenimento, risultando così una delle case meno care attualmente a disposizione sul territorio ticinese e non. Inoltre, la cooperativa si adopera da sempre a offrire prestazioni personalizzate e particolarmente vantaggiose a famiglie, gruppi, scuole, parrocchie e associazioni. Da segnalare l’impegno sociale della cooperativa che ha sempre sostenuto le spese di persone sole o di famiglie bisognose per la partecipazione ad attività e soggiorni alla Montanina.